Il prossimo 23 Aprile, presso il Tribunale di Paola, si terrà l’udienza preliminare conseguita alla richiesta di rinvio a giudizio che la Procura della Repubblica di Paola, diretta dal dottor Pierpaolo Bruni, ha formulato nei confronti di due dipendenti Rfi, in seguito alle indagini per lo svio di un convoglio ferroviario avvenuto il 6 dicembre 2017 nella galleria Santomarco (che congiunge la costa tirrenica all’entroterra cosentino).
Alla base dell’impianto accusatorio predisposto dai magistrati, le accuse di “negligenza e imperizia”, da cui sarebbe dipeso il disastro secondo la configurazione degli articoli 40, 113 e 430 del codice penale.
A finire sotto la lente degli inquirenti sono il locale capo della manutenzione per conto di Rfi, Emilio Luppoli, e il dirigente dell’unità territoriale Nord Paola (sempre per Rfi), Giovanni Vigile.
Gli indagati, difesi dagli avvocati Giuseppe Bruno, Pierluca Bonofiglio e Teresa Vigile, avranno ora a disposizione un periodo compreso nei termini di legge per presentare memorie difensive o presentare ulteriore documentazione.
Come si ricorderà, nella giornata del 6 dicembre 2017 (clicca), all’interno del tunnel che trapassa la catena costiera, si verificò lo “svio” di un locomotore che saltò oltre il percorso ferrato fermando la sua corsa – fortunatamente – in una parte della galleria dove c’era abbastanza spazio per non impattare contro le pareti, evitando pericolose contorsioni del treno su cui, comunque, undici pendolari rimasero lievemente feriti. Le successive indagini della Procura imposero un lungo stop delle corse ferroviarie e la tratta con la città dei Bruzi venne garantita – una volta di più – grazie al trasporto su gomma.