Pensare di creare un reparto dedicato ai casi affetti da nuovo coronavirus Covid-19 in un ospedale, lasciandolo a se stesso e svuotando la struttura di tutte le altre professionalità, è evidentemente un’idea che nemmeno il peggior dilettante potrebbe concepire.
Un reparto in cui andrebbero allocati prevalentemente pazienti anziani, con comorbilità importanti, con eventuali patologie acute concomitanti, pazienti che potrebbe aver bisogno di un cardiologo, un diabetologo, un internista, un chirurgo o di un esame diagnostico specialistico e che troverebbero intorno il vuoto!
Sembra un film dell’orrore, una scadente pellicola di serie B, eppure è quanto si sta realizzando nell’ala cetrarese dello spoke condiviso con Paola.
Non contro il Governatore, il Direttore del Dipartimento, il Commissario al piano di rientro, non contro quanto lo stesso ministero della salute raccomanda, non solo contro tutto ciò, ma contro la logica.
Il problema è che da tali decisioni scellerate dipenderà la vita, dovrei dire la morte, di chi in quel lazzaretto dovesse malauguratamente capitare.