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In libreria “Mario Monicelli”, volume della rivista Bianco e Nero

mario monicelli

A marzo si sarebbe dovuto presentare al Bari Film Festival 2020 (rimandato a fine agosto), il volume n° 596 della rivista di cinema Bianco e Nero, dedicato al regista Mario Monicelli, in occasione del decennale della scomparsa.

Questo lavoro è, prevalentemente, una raccolta di saggi e testimonianze sul regista romano da parte di critici, studiosi di cinema e registi italiani. Oltre all’abituale prefazione di Felice Laudadio, presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia e grande amico di Monicelli, sono raccolte riflessioni critiche molto interessanti, come quelle del prof. di letteratura italiana Giulio Ferroni (che si sofferma sulla natura della famosa “supercazzola” pronunciata da Ugo Tognazzi in Amici miei), di Jean A. Gili, di Fulvia Caprara e di Alberto Anile (che discute sui rapporti tra il regista, Monica Vitti e Alberto Sordi).

Ma il punto forte del volume sono le testimonianze dei registi, tra i quali figurano Giuseppe Tornatore, Marco Risi, Paolo Virzì, oltre che dello sceneggiatore Enrico Vanzina.

Non mancano gli aneddoti raccontati dagli attori che hanno preso parte ai film di Monicelli, tra cui un’interessante ricordo di Laura Morante (che con il regista ha lavorato in Le due vite di Mattia Pascal), oltre che a quelli di Giancarlo Giannini, Michele Placido, Ornella Muti, Milena Vukotic, Maurizio Nichetti e altri. A ragion di completezza storica sono raccolti alcuni retroscena di compositori, di aiuti regia e di produttori, al fine di rilasciare una fotografia a 360 gradi sui rapporti tra Monicelli e tutte le altre figure professionali del mondo del cinema.

 

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