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Grazie di Cuore “Presidente”! Un saluto e un pensiero all’Amico Piero

piero lamberti

Dover parlare al passato, pensando a Piero Lamberti, mette molta tristezza. Perché come mai nessuno, Lui, interpretava il presente e, in molti casi, prediceva il futuro.

Eppure oggi siamo tutti qui, a parlare al passato di Piero, perché Piero è passato a “miglior vita”, a quel Paradiso cui – indipendentemente dalle religioni – volano tutte le anime belle.

Piero Lamberti era dotato di un’aura che incuteva rispetto, nel senso che sarebbe parso davvero sgradevole a chiunque mancargli di rispetto.

Sempre propositivo, con una visione pragmatica dell’attualità, mai maleducato o sopra le righe, Piero Lamberti è stato il “mio” direttore editoriale ai tempi in cui si dava alle stampe, e si distribuiva gratuitamente, il periodico “Progetto”. Un giornale che Piero, il Presidente, ha condiviso con tanti lettori, autori e giornalisti che, nel tempo, lo avevano reso un “appuntamento atteso” nelle edicole cittadine.

Le sue lezioni sulla ponderazione e gli esempi usati per rendere chiaro un concetto, sono “regali” di Piero che porterò sempre con me, sono i motivi per i quali l’ho sentito davvero “Amico”, perché erano cose che non mi doveva, eppure me le ha regalate.

Come una sorta di Babbo Natale dalla barba rossa, Piero “ha dato”, insegnando modi di fare che ancora brillano nelle insegne di attività che hanno aperto su suo impulso, o nelle parecchie carriere politiche o lavorative che, in più di un’occasione, sono sbocciate da una collaborazione con lui.

Amministratore, imprenditore, editore, politico, Piero Lamberti ha coperto un ambito talmente vasto di competenze che elencarle sarebbe comunque riduttivo, perché se ne può dimenticare qualcuna.

Il suo credo, radicato saldamente in una visione “cristiana” del mondo, convergente in certi valori “puri” propri della sinistra (indipendentemente dalla militanza), non gli ha mai impedito di dialogare con la controparte, perché – nel rispetto delle divergenze – “è fondamentale sapere cos’è che ci divide per capire come fare a valorizzare ciò che, invece, ci unisce”. Ed in quest’ottica, indipendentemente da come è poi andata a finire, l’esperienza di Ecopa e della raccolta differenziata (fatta prima che lo imponesse qualsivoglia governo “superiore”), dimostra che l’occhio di Piero Lamberti sapeva guardare lontano, perché ha “unito” un’intera città in un processo virtuoso, senza imporlo ma semplicemente indicandolo. Come fanno gli Amici, quelli veri, che parlano direttamente al cuore.

A Piero che sapeva parlare al cuore, a Piero che col suo cuore non è riuscito a trovare “un accordo”, a Piero che col suo “Esimio” ha battezzato la nostra amicizia, un saluto al cielo e un GRAZIE DI CUORE.

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