sindacato medici italiani de matteis presidente dottore cosmo

Paola – Continuano diagnosi negative. De Matteis: «ma il registro tumori?»

In un momento caratterizzato da commemorazioni e ricorrenze legate alla scomparsa di concittadini stroncati da patologie neoplastiche, l’ambiente medico locale s’interroga sulla frequenza di nuove diagnosi tendenti a confermare la presenza di malesseri oncologici.

Non accenna infatti a diminuire il fenomeno che pare aver stretto in una morsa la regione ultima in Italia per reddito pro capite, la Calabria dalla sanità commissariata e dalle inchieste interminabili sulla contaminazione dell’ecosistema.

Non cala il numero dei malati di tumore che, sempre più spesso, sono poi costretti a viaggi della speranza lontano dagli affetti più cari e dalle mura familiari.

La città di Paola ha da poco sepolto tre giovani vite, divenute tessere di un mosaico deprimente che troppo spesso si tenta di nascondere nelle maglie di una casistica di cui non si conoscono i numeri effettivi.

Proprio la mancanza di un “registro dei tumori”, da più parti e da troppi anni annunciato come imminente, è stato il grimaldello sul quale il dottor Cosmo De Matteis (stimato camice bianco cittadino) ha basato il suo grido d’allarme.

«Grande scalpore e preoccupazione hanno suscitato in queste settimane le morti di molti giovani cittadini – ha asserito il vicepresidente del Sindacato dei Medici Italiani – causa neoplasie di varie origini. Molti interrogativi, molte richieste di delucidazioni, vengono poste dai pazienti ai propri medici. Molti dibattiti, molti servizi  giornalistici non hanno prodotto alcun concreto risultato. Il tempo delle sceneggiate e delle parole  viene sepolto ogni giorno dalla triste realtà. Necessitano dati scientifici seri, avviare ricerche che sicuramente  richiederanno anni, ma nascondere la realtà diventa criminale. Tutti avevamo apprezzato la delibera  della giunta regionale calabrese, che istituiva il registro dei tumori. Ad oggi l’opinione pubblica è senza alcun riferimento, vorremmo sapere chi attua queste ricerche, chi raccoglie  i dati e con che metodologia. Come mai i medici di famiglia ad oggi non hanno ricevuto alcuna indicazione? I soli centri ospedalieri non hanno, ovviamente, i dati dei tanti pazienti che vengono seguiti in altre regioni. In questi anni sono stati stanziati fondi in questo settore, che fine hanno fatto? I fondi per le campagne di prevenzione come vengono spesi? Certo è assodato che il problema è mondiale, non esiste nazione o luogo che non sia piena di malati oncologici. L’inquinamento atmosferico ha superato tutte le soglie di pericolo, il presidente di uno degli stati con maggior emissione di sostanze inquinanti, aumenta le emissioni ritornando indietro negli anni, utilizzando come cento anni fa il carbone. Ogni notte vediamo bruciare le nostre montagne, assistiamo inermi, inebetiti alla perdita delle fonti principali di ossigeno. I loschi affari che si celano dietro la macchina organizzativa addetta ai vari servizi, i pochi uomini che con immensi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita cercano di contrastare i roghi, tutti volontari che  distruggono ogni forma di vita. Che dire dei mari degli oceani, la contaminazione ha intaccato anche questa preziosa fonte alimentare. Sino a pochi anni fa l’aspettativa di vita  era in crescita, ora molti ricercatori stanno rivedendo al ribasso questi dati. Comunque  i calabresi hanno  diritto  a delle risposte, Il registro dei tumori  esiste? Vorremmo dei dati, delle verifiche, confronti con altre regioni. Almeno conoscere che probabilità di vita rimane a ciascuno  di noi».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

maria pia serranò

Paola – «Siete in linea con il comune» ma non col sindaco

«Siete in linea con il Comune di Paola. Se conoscete l’interno, digitatelo ora, oppure digitare: …

Rispondi