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Con il susseguirsi delle ore, nuovi particolari emergono a chiarire il quadro relativo al gravissimo, e mortale, incidente a Fiumefreddo Bruzio.
Stante la notizia pubblicata poco fa, gli elementi di novità riguardano innanzitutto il dato anagrafico ascrivibile all’età della vittima, che – senza modificare in alcun modo le generalità – va innalzata al punto che non è possibile definire “giovane” bensì “ottuagenario”.
Giuseppe De Luca e Pietro De Luca erano a bordo dell’ape Piaggio quando, nel tentativo d’imboccare la Statale, sono stati travolti da una Jeep. Il primo è morto sul colpo, il secondo (classe ’38) lotta tra la vita e la morte in ospedale.
La dinamica dell’incidente resta quella descritta, ovvero una manovra d’innesto che non ha consentito di evitare la tragedia che – come documentano le immagini allegate – ha visto coinvolta un’ape car della Piaggio ed una Jeep.
Il dato sconcertante che emerge nell’ultima frazione di ora riguarda il 
ritardo del medico legale, non ancora giunto sul posto, che sta determinando la spiacevole scena cui sono sottoposti i familiari della vittima il cui corpo è ancora riverso lungo la strada (più o meno dalle 18.00).
Uno stretto riserbo è invece calato sulle condizioni dell’altro uomo coinvolto nel sinistro. Pietro De Luca, trasportato in condizioni molto critiche all’Ospedale, sarebbe in pericolo di vita. La speranza è che con il passare delle ore giungano particolari in controtendenza rispetto al quadro dipinto da coloro che – per primi – si sono trovati dinnanzi ad una scena che, purtroppo, li ha fatti disperare.
