Paola – Es-propriamente detto: “Modesto” (vedi “Lungomare Sud”)

In principio fu la consulenza. O almeno così viene lecito pensare, scorrendo le pagine della delibera arrecante la dicitura: “Avviso Pubblico Esplorativo per la sollecitazione di proposte a iniziativa privata”, pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza (CUC) della Media Valle Crati (Lattarico – Paola – Rota Greca – San Benedetto Ullano – San Martino di Finita – Torano Castello); con cui l’amministrazione Politano intende realizzare un «Intervento volto alla progettazione, realizzazione e gestione del progetto denominato “Porto Turistico San Francesco di Paola”, per un costo complessivo stimato pari a Euro 54.391.031,94».

La consulenza prioritaria su tutto, per questioni «legali, finanziarie/economiche, pubblicitarie ed altre occorrenti».

Gli esperti al primo posto, al punto che per gli espropri da effettuarsi nell’area che costituirà il fulcro del “Programma integrato d’intervento” (vale a dire il contesto delimitato da un perimetro di colore verde nella mappa che fa capo all’Allegato 3, Planimetria Tecnica – Sez. A, dell’avviso pubblico in questione) è previsto un massimale di 500mila euro per rimborsare un circondario (ricoperto in giallo molto chiaro) che include edifici abitati, attività di ristorazione e vendita di generi alimentari e pure un centro sportivo con annessi campetti, una cifra che non raggiunge neanche la metà di quella che invece è preventivata per l’attività dei consulenti esterni, ai quali è destinato l’importo di 1milione213mila415,36 euro.

Mappa allegata all’avviso pubblico emanato dal Comune di Paola

La somma in questione è addirittura passibile di un rialzo, perché nella stessa tabella riportante la sezione “somme a disposizione dell’amministrazione” (pag.4 dell’avviso pubblico), c’è un’ulteriore voce di spesa riservata per la “Struttura supporto al RUP tecnico-amministrativo (1%LAVORI) art. 15 comma 06 d.lgs. 36/2023)” – con quest’ultima parentesi che si chiude così, senza motivo – che ammonta a euro 442,285.12

Un totale, solo per i tecnici, di oltre un milione e mezzo di euro.

D’altronde ci sono diverse questioni da affrontare, come ad esempio l’attività di “supporto, consulenza ed assistenza legale in relazione ai rapporti tra il Comune di Paola e la società Marina di San Francesco da Paola S.p.A.”, coperte per un importo di 64mila euro, necessari a ricercare esperti «nella valutazione delle possibili conseguenze derivanti dall’operazione di scioglimento del rapporto concessorio» (pag. 7 della determina dirigenziale dell’Ufficio Tecnico, n.39 del 29 febbraio 2024), professionisti trovati in uno studio legale e tributario di Torino e già ingaggiati (delibera n.84 del 18 aprile scorso, settore Utc). Mentre per le “attività di divulgazione pubblicitaria e di marketing a supporto delle attività legate alla realizzazione del progetto”, la voce è da considerarsi già “affidata”, con un incarico da 153.720 euro che sarà svolto da un’azienda cosentina (determina n. 86 del 22 aprile scorso, sempre dell’Ufficio Tecnico).

Chissà mai cosa accadrà con le restanti parti del cospicuo dividendo, che tolte queste prime due voci resta comunque abbondantemente sopra il milione di euro. Magari qualcosa  dovrà essere investita per i probabili contenziosi che si andranno ad aprire con quanti, proseguendo l’iter che – dovesse mai essere trovato un privato disposto a mettere sul piatto i 31milioni di euro, da sommare ai 20 della Regione, per dare avvio alla realizzazione del porto di Paola – rischiano di restare senza casa e senza attività ad un prezzo apparentemente “modesto”.

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