anfiteatro sette fontane

Paola – Anfiteatro Sette Fontane “prende” i soldi del Palazzo di Città

Lo scorso 17 Febbraio, con il solito intervento a favore di social network, il sindaco Basilio Ferrari ha annunciato il completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex collegio dei gesuiti, noto anche per essere lo storico Palazzo del municipio paolano. Assumendosi la paternità dell’opera, il primo cittadino ha addirittura azzardato una data, scrivendo: «dopo 21 anni tra pochi giorni riapro l’antico municipio». Successivamente ripreso e ampliato da alcuni articoli comparsi sulla stampa locale, l’argomento ha stimolato la curiosità di molti cittadini, tra questi persino la senatrice Antonella Bruno Ganeri che – contattata per un commento – ha dichiarato di voler «pubblicamente ringraziare Ferrari qualora riuscisse a portare a compimento l’opera così come era stata pensata in origine. In caso contrario, consiglierei vivamente di desistere da ogni proposito». Ovviamente, da politica navigata, l’ex sindaco Ganeri potrebbe aver intuito che l’operazione annunciata dall’attuale primo cittadino, non corrisponda ai crismi progettuali approvati ai suoi tempi, quando s’era prospettato di creare una sinergia tra il plesso del Sant’Agostino, l’ostello della gioventù e la biblioteca, in un triangolo funzionale ad attirare le giovani generazioni. Basilio Ferrari, sin dal suo insediamento, ha sempre osteggiato la possibilità di riportare tutti gli uffici nell’ex collegio dei gesuiti, tant’è che s’è subito affrettato a stornare le cifre necessarie al suo completo restauro chiedendo alla Regione (all’epoca amministrata dall’amico Scopelliti Giuseppe) una “Autorizzazione variazione sede intervento” concessa in data 23.01.2014 per realizzare l’anfiteatro sullo stradone sopra ai Sette Canali. Questo l’estratto testo col quale il Dirigente del Settore Programmazione dell’ente sovracomunale, ing. Luigi Zinno, ha autorizzato lo “storno”: «Con riferimento alla richiesta avanzata da Codesto Spett.le Comune con note acquisite agli atti al protocollo generale SIAR al n 308024 del 02/10/2013 e n. 372385 del 28/11/2013, visto le risultanze della riunione tenutasi presso questo Dipartimento in data 16/01/2014, alla presenza della dott.ssa Alessandra Celi ed dell’arch. Giovanni Latella. Rappresentanti del Dipartimento n 10.

PRESO ATTO

  • che il nuovo edificio oggetto della richiesta di variazione della sede dell’ intervento è di proprietà del Comune di Paola.
  • che per gli interventi di cui all’oggetto riferiti al nuovo immobile è disponibile il Progetto Preliminare e il nuovo edificio garantisce anche evidenti caratteri migliorativi in considerazione della sua localizzazione al centro del nucleo urbano di Paola e che consentirà una maggiore visibilità e fruibilità.
  • che, dalle note di cui sopra del Responsabile Unico del procedimento ing. Fabio Pavone, risulta che l’immobile, precedentemente indicato per l’intervento non è dotato del requisiti dell’agibilità per circostanze tecniche non prevedibili in fase di presentazione del progetto, ovvero per sopraggiunti dissesti strutturali in parte dell’edificio.
  • e che la variazione proposta

–              lascia coerente l’intervento con gli obiettivi e le finalità della Linea;

–              non compromette l’organicità e la funzionalità complessiva dell’ intervento;

–              è conforme a tutte le disposizioni procedurali ed attuative del bando,

–              è conforme a tutte le norme vigenti in materia di edilizia ed urbanistica.

Si ritiene che la variazione richiesta possa essere attuata».

Come sia stato possibile che quei «requisiti dell’agibilità» (che l’ing. Pavone non aveva riscontrato per porre in essere l’intervento vigoroso e finanziato dalla Regione solo pochi anni fa) siano d’incanto divenuti disponibili, è un mistero che solo Basilio Ferrari potrà spiegare.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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