elezioni paola 2017

Paola – Si va al ballottaggio con Perrotta e Ferrari al di sotto delle liste

La sintesi numerica del primo turno di queste amministrative paolane, oltre che dallo scarto tra i candidati, è data – soprattutto – dai risultati delle coalizioni e delle liste a suffragio dei cinque papabili sindaci.

Classificandosi con un ordine decrescente da mille voti cadauno, Perrotta (4.074), Ferrari (2.955) e Falbo (1.821)rappresentano il podio del primo confronto, tutti inseriti nel circuito che parte dalle quattro cifre, categoria nella quale Limardi non è entrato per un soffio (983), e che Meo ha inesorabilmente mancato (424).

[accordion][acc title=”Buona “la prima” per aspiranti, partiti e movimenti”]Politica d’esperienza e intraprendenza delle “nuove leve”, si sono confrontate nel primo turno elettorale. Liste e coalizioni, oltre a darsi battaglia tra loro, si sono misurate al loro interno, con rapporti di forze emersi in maniera inequivocabile. Tante le new entry che, indipendentemente dall’ingresso consiliare, hanno inflitto distacchi ai candidati più esperti, in molti casi addirittura doppiandoli coi voti. Stesso dicasi per partiti e movimenti alla loro “prima volta” su una scheda elettorale, anche se lì – due sigle abituali – hanno registrato picchi irraggiungibili.[/acc][/accordion]

Eppure, proprio a partire dal pentastellato, ciò che in questa tornata è emersa con chiarezza, è stata la distonia tra il candidato a sindaco e ciò che lo supportava.

Nel caso del M5S si tratta di una differenza di 125 preferenze in più, perché la lista ha raccolto 299 consensi.

Stesso discorso vale per la coalizione “Noi con Limardi”, capace di prodursi in un totale di 216 voti inferiore rispetto al proprio candidato di riferimento, con Cambia Paola a 273 e Rete dei Beni Comuni a 494 voti.

Pure Pino Falbo è andato oltre la sua coalizione, soverchiando i Riformatori (481), i componenti di Azione Democratica (590) quelli di Prospettiva Comune (332) e gli associati di Paola che Vorrei (163), di ben 255 preferenze.

Basilio Ferrari va invece sotto di 111 lunghezze rispetto a ciò che hanno prodotto i suoi candidati associati, con i Moderati (1.440) a guidare la classifica, seguiti dai “doppiati” di Grande Paola (789) e del Partito Repubblicano (716), con quelli della Comunità Paolana lontanissimi con i loro 121 voti.

Pure Roberto Perrotta paga dazio alla sua coalizione, uno scotto di 167 consensi rispetto ai compagni del Psi (1.190), a quelli del PD (1.217), agli alleati di Idm (407) e del Centro Democratico (458), ai sostenitori di un’Idea per la Città (538) e ai “nuovi amici” di Liberamente per Paola (434).

Paradossalmente, entrambi i candidati “andati peggio”, saranno fra poco più di due settimane al ballottaggio, il ché implica la considerazione di variabili e parametri difficilmente ottenibili con delle semplici somme algebriche.

Speriamo che per capire l’esito finale del voto non sia necessaria una laurea in matematica “pura”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

maria pia serranò

Paola – «Siete in linea con il comune» ma non col sindaco

«Siete in linea con il Comune di Paola. Se conoscete l’interno, digitatelo ora, oppure digitare: …

Rispondi