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Che potesse trattarsi di un’emittente politica, già in tanti – soprattutto avversari elettorali – ne avevano il sospetto, e quanto accaduto con la sortita ufficiale del referente di “Tele Paola” (intervenuto su Facebook con un lamento teso a giustificare la mancata partecipazione al primo consiglio comunale del “Perrotta Ter”) non ha fatto altro che rafforzarne il convincimento.
In primis agli antagonisti di Basilio Ferrari, che solo poco tempo fa accusavano la microweb tv fuscaldese di “tirare la volata” per il sindaco uscente, facendosi – tra l’altro – pagare a spese dell’intera cittadinanza paolana (perché l’amministrazione “uscita” aveva stipulato contratti con la TT Production – società ascrivibile a Tony Trotta, factotum generale di Tele Paola – di cui l’ultimo da 8mila e 400 euro all’anno).
Secondariamente ha fatto storcere il naso agli addetti ai lavori, consapevoli dell’esaurimento del tempo pattuito per lo svolgimento del servizio.
Generalmente accade che quando un contratto cessa di valenza, tra le parti coinvolte è necessario un incontro, per stabilire le condizioni per un eventuale rinnovo, altrimenti è automatica la rescissione.
La tacita prosecuzione, probabile motivo alla base del lamento condiviso finanche sulla bacheca dell’ex vicesindaco, sarebbe stata ipotizzabile solo nel caso in cui entrambe le controparti si fossero trovate nelle medesime condizioni precedenti.
Vale a dire che, forse, Tele Paola avrebbe continuato tranquillamente se solo ci fosse stato Basilio Ferrari all’amministrazione.
Considerando la mutazione dello scenario, che ha imposto il cambiamento di uno dei due interlocutori della relazione (comunque conclusasi a scadenza di mandato dei ferrariani), è altamente probabile che nella cernita di operatori della comunicazione, individuati come idonei alla partecipazione “professionale” in consiglio comunale, siano stati tenuti presenti quelli con caratteristiche compatibili alla divulgazione delle notizie.
Perché l’invito è stato rivolto a testate giornalistiche e ad emittenti televisive che, oltre ad aver garantito gratuitamente la diretta streaming dell’evento, hanno anche a disposizione la trasmissione televisiva sul digitale terrestre.
All’indirizzo di Tele Radio Immagine, storica ammiraglia dell’etere locale – con un palmares ininterrotto da quasi trent’anni – Tony Trotta ha riferito la sua attenzione, perché non limitandosi a lamentare solo il mancato “invito” per partecipare alle riprese del consiglio comunale, il giovane fuscaldese s’è spinto a fare raffronti che, nella pratica, paiono pure impossibili.
Perché Tele Radio Immagine, oltre ad avere una struttura che non necessita di presentazioni, oltre ad avere a disposizione più di un giornalista iscritto all’albo, oltre a rappresentare l’archivio storico dell’ultimo trentennio di riprese video, è primariamente un’emittente non al centro di un vortice di critiche per una palese partigianeria politica.
Considerandolo pregnante ai fini della cronaca, segue il messaggio di Tele Paola.
«Avendo ricevuto numerose richieste di informazioni, ci tengo a precisare quanto segue: negli anni passati, l’amministrazione comunale Ferrari convocava sia Tele Paola e sia TRI (Tele Radio Immagine) per la ripresa video dei consigli comunali. Oggi, per la prima volta, l’attuale amministrazione non ha invitato Tele Paola per la ripresa del Consiglio comunale. Non ne conosco le ragioni, forse è solo una semplice dimenticanza. È mio dovere precisarlo pubblicamente per rispondere alle tante persone che mi chiedono la motivazione del mancato servizio. A queste persone va il mio affettuoso ringraziamento per i loro graditissimi attestati di stima. In questi anni, Tele Paola ha documentato gli avvenimenti più importanti per la comunità paolana. Per la prima volta nella storia della città, Tele Paola ha diffuso in diretta streaming i consigli comunali rendendoli fruibili ai cittadini vicini e lontani. Si tratta di un’operazione di trasparenza amministrativa che rappresenta un primato assoluto per la città nel comprensorio. Tony Trotta». E forse, quando verrà mandato in onda quello spezzone mancante al video del consiglio in cui Marco Focetola si è dichiarato assente, tutti potranno credergli (anche quelli che, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Francesco del 2013, dovettero constatare – con amarezza – che lo stesso referente di Tele Paola si lasciò attribuire da una giornalista della Rai dei dati “auditel” che non gli appartenevano).
