Il dinamismo della Commissione “Pari Opportunità” del Comune di Paola, continua a concretizzarsi con l’organizzazione di appuntamenti “inediti”, volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti lasciati spesso sotto al pelo dell’acqua.
Dopo aver ribaltato la prospettiva “celebrativa” dell’Otto Marzo, con le giovani generazioni coinvolte in prima persona nell’interpretazione, nell’insegnamento e nella diffusione del senso della Festa della Donna, l’attenzione della Commissione presieduta da Daniela Cilento si è concentrata sullo svolgimento della “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia” che, così come vuole il calendario degli eventi istituzionalizzati, è stata celebrata lo scorso 17 Maggio.
Prese a sé stanti, le “paure” che la giornata in questione si propone di avversare, riguardano il “Timore ossessivo di scoprirsi omosessuale e l’avversione nei confronti degli omosessuali” (omofobia), l’avversione “verso la bisessualità e i bisessuali come gruppo sociale o come individui” (bifobia) e l’avversione “solitamente prodotta da pregiudizi e stigmatizzazione, nei confronti di persone transessuali o transgender, che può portare a comportamenti discriminanti nella società o nel lavoro, fino a manifestazioni di aggressività violenta, ossia violenza sessuale e negazione del diritto” (transfobia).
Le modalità di “combattimento” contro tali habitus comportamentali sono state sciorinate nel corso di una Tavola Rotonda aperta al pubblico, un simposio moderato dal giornalista Alessandro Pagliaro che ha visto la partecipazione dell’Amministrazione Comunale, nella persona dell’assessore alle Pari Opportunità, Marianna Saragò (stabilmente impegnata nell’opera di rinnovamento e vivificazione di questa sua delega esecutiva), nonché dell’Arcigay provinciale di Cosenza, rappresentata da Silvio Cilento, casualmente omonimo – per cognome – alla presidente della Commissione paolana Daniela (anch’essa partecipe al tavolo dei lavori), la psicologa Simona Coscarella, il componente dell’associazione culturale locale, “Corto Circuiti”, Antonio Spizzirri e la direttrice del centro “Milly Villa”, Giovanna Vingelli.
Grazie a questo parterre di convenuti, la discussione – aperta al pubblico che ha partecipato attivamente – si è protratta per più di due ore, ha attraversato un’ampia gamma di situazioni e argomenti, che costituiranno senz’altro uno spunto da cui partire per iniziare ad operare i cambiamenti necessari alla società che si definisce “civile”.
Tra le tante proposte messe sul tavolo, la più suggestiva ha riguardato la possibilità di organizzare un “Gay Pride” proprio a Paola, città che sta scoprendosi aperta, vivace e sensibile alle istanze di un millennio che sembra ancora distante da quell’idea di futuro che si prospettava nel ventesimo secolo.
Nel tentativo di offrire uno sguardo d’insieme quanto più vicino possibile al momento vissuto nel centro laboratoriale “Eboli” di Largo Sette Canali, di seguito è pubblicata la video sintesi che, dalla viva voce dei protagonisti, cerca di rendere il senso di una giornata che dovrebbe diventare “quotidianità”.