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Paola – La difesa del comparto ferroviario non esclude decisioni drastiche

Paola, da quando la tratta ferrata ha fissato la “spina dorsale” dell’intera Nazione, è stata una vertebra di collegamento nel mezzogiorno. Un ruolo importante per la Città del Santo, divenuta nel tempo “stazione” tra le più conosciute d’Italia.

Flussi migratori e ritorni vacanzieri sulla medesima rotta, su quel binario tutto paolano, crocevia da cui s’apriva ogni collegamento dell’ex Regno delle due Sicilie, Napoli da un lato e Palermo dall’altro. Poi Venezia, Milano, Torino, Bologna, Firenze e tanta, tantissima Roma.

Col passare del tempo, la necessità di un collegamento ferrato ha smesso di essere una priorità, così come il bisogno di mobilità a bordo del treno, occorrenze che la politica avrebbe potuto e dovuto prevedere, perché il management dell’azienda che gestisce la rete è su questi concetti che ha basato le sue scelte.

I criteri del depotenziamento paolano dovrebbero essere noti, probabilmente fissati in un “piano d’azienda” che dovrebbe essere almeno di dominio pubblico, visto l’impatto che sta avendo sull’intero comprensorio.

In ordine di tempo, le ultime stellette strappate dal petto di Paola sono state quella del Carro Soccorso (unità rivelatasi fondamentale in occasione di un recente “svio” di un convoglio in galleria) e dell’Officina (vero e proprio “orgoglio”, intriso di maestranze indimenticabili).

A questo punto “allarmati” da una situazione che ha comportato «la perdita di molti posti di lavoro» , i segretari regionali della Uil Trasporti si riuniranno, mercoledì 10 Aprile dalle ore 11.00, in un’assemblea del personale ferroviario che si terrà presso la sala del Dopo Lavoro Ferroviario di Paola, a Rione Giacontesi.

In uno dei quartieri forgiati dall’impulso positivo dato dalla Ferrovia al territorio, la UilT – con Luciano Amodeo, Natale Spataro, Mario Litrenta e Lucio Cataldi – «ha chiamato a raccolta tutti gli iscritti della provincia e il gruppo dirigente per affrontare in modo democratico una discussione che possa dare soluzioni al territorio».

In una nota diffusa a mezzo stampa, il sindacato ha tuonato contro la società Fs, accusandola di stare «impoverendo un intero territorio».

E poi ancora: «La provincia di Cosenza – si legge nella nota della UilT – e in modo particolare la città di Paola sono state fortemente penalizzate dalle ultime scelte fatte da Trenitalia».

L’ulteriore elemento a suffragio delle accuse: «anche l’impianto di manovra è stato depotenziato utilizzando meno personale durante i turni di lavoro».

La proposta di conciliazione: «si terranno delle riunioni e confronti con Trenitalia per cercare di trovare una soluzione ai numerosi problemi che esistono sul territorio provinciale e per questo la preoccupazione è tanta»

L’alternativa UilT: «che ha già proclamato e fatto il primo sciopero regionale su queste problematiche ed ora si sta pensando di proclamare il secondo, ma di 24 h».

Ed infine, l’allargamento del fronte delle responsabilità: «Sarebbe opportuno che la politica, quella regionale, si faccia carico insieme al sindacato di fare questa battaglia di civiltà a tutela del proprio territorio. Quello che oggi Fs toglierà o rimodulerà, mai e poi mai sarà recuperata».

Seguito dall’invocazione: «per il bene comune di tutti, oggi più che mai, bisogna essere uniti nella battaglia ».

All’orizzonte, dunque, pare profilarsi un vero e proprio “scontro totale”, al quale Lucio Cataldi – responsabile della Camera sindacale territoriale UilT – auspica prenda parte l’intero fronte sindacale, chiamato in “modo unitario” a «mettere in campo azioni e iniziative atte a tutelare gli interessi dei lavoratore e utenti di Fs. Importante sarà sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e la politica locale e nazionale».

Tentativi di rianimazione che, si spera, possano restituire il battito più consono al cuore di un territorio che ha ancora molto da offrire, soprattutto con le sue forze interne, dai giovani (che sui binari continuano a correre veloci nella scia dei loro sogni) alle famiglie (divise e poi riunite da quella cerniera ferrata che ha reso Paola un vero e proprio melting pot), fino alle spiagge, alle montagne, alla Storia di un Luogo che ha dato i natali al Santo che ogni anno celebra i suoi tre Patronati e di cui, quest’anno, ricade il V Centenario della Canonizzazione.

Continuare a sminuzzare questa comunità, rischia di diventare un atto di compromissione irreversibile verso ogni potenziale crescita futura.  

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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