graziano di natale

Paola – Scuole – Di Natale “tombale” su chi critica il ritardato avvio: «Mentecatto»

La questione relativa alla riapertura dell’anno scolastico nei plessi cittadini, si è evoluta in un reciproco scambio di “epiteti” tra personalità che compongono il Consiglio comunale di Paola.

Di certo non poteva passare inosservato, a Graziano Di Natale, quel «giovincello di Paola» a lui riservato dai falbiani proprio stamattina, quando con una nota d’opposizione sono apparsi a mezzo stampa per criticare, aspramente, più che il ritardato avvio delle lezioni, la situazione a loro parere in corso nel Sant’Agostino, dove vi sarebbero disparità “di peso” tra i componenti della maggioranza, con il PD a dettare la linea e il sindaco e tutti gli altri ad allinearsi temendo ritorsioni.

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Una situazione anomala, nella quale la “riapertura delle scuole” sarebbe soltanto la punta dell’iceberg, l’ultima “sottomissione” – in ordine di tempo – imposta al primo cittadino, definito dalla minoranza «un pugile suonato, tramortito, quotidianamente strattonato, politicamente umiliato, sminuito nel suo ruolo e adombrato platealmente e palesemente da diversi mesi».

Ebbene, a stretto giro di posta non poteva tardare la reazione, con Di Natale pronto a definire «mentecatto» chiunque abbia osato proporre tale ricostruzione, smentita – a suo parere – da un documento inoppugnabile, vale a dire l’Ordinanza sulla riapertura delle scuole con cui, il sindaco Roberto Perrotta, ha ratificato l’inizio per lunedì 28 settembre.

Enfatizzando il grado di unità tra le componenti dell’amministrazione e ringraziando apertamente il sindaco, l’ex presidente del Consiglio comunale (oggigiorno consigliere comunale, provinciale e regionale), ha pubblicato un post sulla sua bacheca in perfetto stile giornalistico (d’altronde anch’egli è un iscritto all’albo dei pubblicisti): «A PAOLA, COME IN ALTRI COMUNI DELLA NOSTRA REGIONE, LA SCUOLA RIPRENDERÀ IL 28 SETTEMBRE – è il titolo dell’intervento pubblico – È UNA SCELTA  PER TUTELARE I NOSTRI RAGAZZI (occhiello?, ndr). GRAZIE AL SINDACO ROBERTO PERROTTA (sommario?, ndr). Poche ore fa – il testo vero e proprio del messaggio – il Sindaco di Paola ha emanato l’ordinanza con cui si stabilisce che  la scuola  riprenderà il 28 settembre. Ringrazio Roberto Perrotta per la sensibilità avuta e tutta l’Amministrazione Comunale di Paola. La misura è necessaria perché i plessi hanno necessità di essere sanificati stante le elezioni referendarie in corso e stante l’esigenza di rispettare i protocolli anti Covid. Su questo punto è sicuramente stata una scelta infelice, da parte del Governo nazionale, far coincidere le elezioni con l’inizio dell’anno scolastico. Grazie a tutta la Giunta Comunale che ha lavorato in questi mesi e grazie al dott Ernesto Trotta, assessore con delega al contrasto del Covid, per il supporto professionale. Mi fa specie che qualche mentecatto, accecato dai suoi insuccessi, voglia buttarla in politica facendo passare la cosa come una mia imposizione. Niente di più falso. La salute dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie viene prima di ogni cosa. #iononmollo».

Nel suo dispositivo, Roberto Perrotta, tra le altre cose ha spiegato che: «CONSIDERATA […] la concomitanza del referendum costituzionale, previsto per i giorni 20 e 21 settembre 2020 e di tutte le operazioni successive di sanifìcazione dei luoghi utilizzati nel rispetto della norma anti-covid e tenuto conto del parere tecnico dell’Assessore Dott. Ernesto Trotta, anche nella sua qualità di professionista del settore sanitario, sentite altresì le esigenze e le valutazioni di tutti i Dirigenti scolastici, si è giunti alla conclusione, nonché alla determinazione che si ritiene opportuno come Amministrazione Comunale, garantire una maggiore tutela sanitaria posticipando l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado alla data del 28 settembre 2020».

Quindi, in definitiva, la decisione di posticipare l’apertura delle scuole, oltre ad essere stata suggerita dal PD (con la capogruppo Chiara Donato che ha aperto la discussione sul Quotidiano del Sud), è stata assunta col placet dell’assessore (medico) Ernesto Trotta – nominato in quota Di Natale –  e delle dirigenti scolastiche. Tutto regolare. Chissà cosa ne penserà “quell’infelice” di Giuseppe Conte.

Finisce qui? Sui social network non pare, con tanti genitori di alunni frequentanti plessi nei quali non si è affatto votato che hanno manifestato pubblicamente il loro dissenso, pubblicando “stati” sulla falsariga di quello che segue: «Amore di mamma la scuola inizia lunedì – scrive una donna immaginando di rivolgersi ai figli – bisogna aspettare ancora qualche giorno…sai, è pericoloso, c’è ancora il coronavirus in giro…tranquillo però…intanto puoi uscire con i tuoi amici, puoi andare in pizzeria, a calcio, a danza, a fare la spesa, al cinema….insomma puoi andare dove vuoi, proprio dove vuoi…ma a scuola no amore di mamma…è ancora troppo presto! Vi prego – è l’appello finale della mamma – spiegatelo voi ai bambini e ai ragazzi….io mi taccio!!!😷».

Nella speranza che gli eccessi di verbosità si limitino a «giovincello di Paola» e «mentecatto», si resta in attesa di (eventuali) sviluppi.

About Vincenzo Marino

Italiano d'origine, irlandese di adozione, giramondo e narratore per scelta. Coltivo diversi interessi e presto molta attenzione a ciò che accade a casa mia, tra le pareti del mondo che condividiamo tutti.

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