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In un’atmosfera mitigata dai festosi schiamazzi degli scolari si sono svolte, nella mattinata dell’altro ieri, le prove d’evacuazione del plesso scolastico “Isidoro Gentili” di Rione Colonne. Sotto lo sguardo attento degli “addetti ai lavori”, le future leve della società paolana hanno simulato lo scenario immediatamente successivo ad un’ emergenza sisma. Composti e ordinati, addirittura “truccati” per meglio rendere l’idea di ciò che potrebbe accadere allorquando un terremoto s’abbatte su una struttura come una scuola, i giovani alunni dell’istituto hanno potuto vivere un’esperienza che, per quanto sia auspicabile non avvenga mai, potrebbe vederli coinvolti in ogni momento e senza preavviso.
Per questa ragione la macchina organizzativa è stata davvero imponente, con i vigili del fuoco del locale distaccamento impegnati a ricostruire le condizioni di un primo intervento da “allarme rosso”, mentre la polizia municipale – dislocata ai cancelli d’ingresso e d’uscita della scuola – rendeva realistica la gestione del traffico veicolare e i volontari della Croce Rossa davano disposizioni sulle manovre di primo soccorso da effettuare. Il tutto all’interno di un cordone di sicurezza coordinato dagli attivisti del Mac, dell’Anpana Oepa e dell’associazione Fiamme Argento.
Soddisfatto per la collaborazione del corpo docente, perché anche i professori sono stati impegnati a dare il proprio contributo affinché la simulazione fosse la più realistica possibile, l’assessore Paolo Siciliano ha supervisionato tutta la performance che, per l’occasione, è stata finanche ripetuta una seconda volta.
Il membro dell’esecutivo era presente in rappresentanza del sindaco Basilio Ferrari che, così come i funzionari della protezione civile che avrebbero dovuto prendere parte all’iniziativa, era impegnato in un incontro istituzionale per discutere lo stato d’allerta relativo agli ultimi accadimenti di cronaca internazionale riguardanti il terrorismo. Perché a quanto pare, per la Calabria, i potenziali obiettivi sensibili individuati secondo un criterio di priorità, dovrebbero essere proprio la Città di San Francesco e la sede dell’aeroporto più importante, ovvero Lamezia Terme.
Stanti alcune indiscrezioni, al tavolo sarebbe anche stata discussa l’ipotesi di un’ulteriore giornata dedicata alla simulazione di un’emergenza ben lungi dall’essere rappresentativa di un terremoto, una prova generale capace di riprodurre scenari mai visti a Paola e che potrebbero essere rappresentativi di quelli cui, finora, si è soltanto potuta maturare un’idea attraverso le immagini e le cronache riportate dai mass media.
Restando alle questioni probabilmente discusse dal sindaco con le istituzioni, non è dato sapere – anche se l’assessore eletto in quota Pri ne ha fatto accenno – se a quest’incontro istituzionale si sia anche parlato delle modalità di ripristino del crinale franato sotto all’ospedale . Anche se notizie in merito dovrebbero giungerne a breve.
Ritornando alle prove d’evacuazione del plesso scolastico, bisogna dire che gli “effetti speciali” con i quali è stata riprodotta la situazione post terremoto, sono stati talmente realistici che per i bambini non è stato difficile suggestionarsi.
