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Agenzia delle Entrate Paola – Destino incerto, si mobilita l’ODCEC

Dopo la quasi sicura consapevolezza da riservare al trasloco della caserma dei Vigili del Fuoco, dopo la messa a repentaglio della sanità cittadina, continuamente esposta al rischio di ridimensionamenti dovuti a decisioni amministrative o “della natura” (si continui a pensare alla frana che minaccia l’ospedale San Francesco), un’altra tegola “dimenticata” starebbe per abbattersi sulla testa dei paolani.

Come fosse sotto al taglio di una scure che l’affetta giorno dopo giorno, la città che un tempo era il punto di riferimento della costa tirrenica cosentina, dovrebbe adesso assistere al dissolvimento del suo status di baricentro per le questioni legate all’ambito dei tributi. L’ipotizzata razionalizzazione dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate Paola, vero e proprio fiore all’occhiello esclusivo della città, pare aver acquisito maggiore consistenza. La preoccupazione che un ennesimo e basilare servizio possa fare le valigie, è tale che per lunedì prossimo (ore 15:00) – presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Paola (ODCEC) – è stato organizzato un incontro per discuterne.

Sotto la guida di Pasqualino Saragò (Presidente dell’ODCEC paolano), dovrebbe essere affrontato un dibattito che vedrà coinvolti – come invitati – il dott. Pasquale Stellacci (Direttore Regionale Agenzia delle Entrate), l’arch. Mario Occhiuto (Presidente della Provincia di Cosenza), l’avv. Basilio Ferrari (Sindaco del Comune di Paola), l’on. Giuseppe Aieta( Consigliere Regionale Calabria) e le sigle sindacali: Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Salfi, Usb e Flp.

Alla presenza di questo importante parterre di convenuti, l’argomento potrebbe assurgere al rango di “problema politico”, perché se da un lato l’invocata presenza del direttore regionale potrebbe indurre a ipotizzare la necessità di una difesa del servizio, dall’altro gli inviti rivolti a presidente della Provincia, a consigliere regionale e sindaco di Paola, potrebbero far pensare ad una sorta di vis a vis con chi non starebbe operando bene per evitare il peggio. Forse si potrebbe parlare di contrattacco vero e proprio, perché – al momento – a parte una sequela di intendimenti, nessun politico ha manifestato una posizione tangibile.

In merito all’eventualità che Paola possa vedersi “scippare” la propria autonomia sul fronte di questo fondamentale servizio, resta amaro il sapore in bocca se si tengono a mente le tante occasioni perse nel corso dell’ultimo periodo amministrativo (si pensi all’eventualità che il comune potesse aver messo a disposizione locali con canoni d’affitto “simbolici”, come fosse stato un tentativo accattivante da opporre ai vertici decisionali predisposti al ridimensionamento dell’ufficio – un esempio in merito avrebbe potuto rappresentarlo la conversione dei locali dell’ex dogana sul lungomare), bisogna tener presente che i primi a pagarne le conseguenze saranno gli utenti, costretti probabilmente a recarsi a Cosenza per sbrigare le proprie pratiche. Eppure sarebbero potuti basare 15mila euro all’anno per salvare l’Agenzia, oggigiorno esposta a critiche per via del fatto che il suo mantenimento (in termini d’affitto) s’aggirerebbe su una cifra cinque volte superiore.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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