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[Paola] I ricorrenti al dissesto vorrebbero rateizzare le spese ma…

Il pagamento delle spese processuali relative all’impugnazione della delibera con cui l’amministrazione Ferrari ha sancito lo stato di dissesto per il comune di Paola, registra un altro punto “basso”. Dopo aver perso il round svoltosi presso la corte d’appello di Catanzaro, i ventidue ricorrenti (nella fattispecie: Roberto Perrotta, Ivan Ollio, Carlo Gravina, Giovanni Politano, Mario Crocicchio, Angelo Siciliano, José Grupillo, Roberto Cataldo, Francesco De Cesare, Antonio D’Angelo, Mario Fiorito, Pasquale Di Blasi, Carlo Cassano, Carlo Lanzillotta, Antonella Bruno, Giovanni Redavid, Giuseppe Melchionda, Gerardo Selvaggi, Pasquale Nocella, Giuseppe D’Andrea, Carmelo Trotta e Gianfranco De Luca) hanno chiesto la rateizzazione del pagamento riferito alle spese processuali che – vista la loro soccombenza in tribunale – sono state comminate interamente a loro carico.

Avendo ricevuto una lettera dall’ufficio legale che sta occupandosi della faccenda per conto del comune, nella quale ad uno dei ricorrenti soccombente sarebbe stato richiesto il pagamento delle spese così come sono state disposte dal Tar, tutti coloro che sono interessati dal dispositivo si sono rivolti all’avvocato Francesco De Cesare (lo stesso che figura nell’elenco dei “soccombenti”) per proporre al collega che cura gli interessi della controparte un accordo basato sulla dilazione dell’ingente spesa richiesta all’immediato che – secondo una stima – dovrebbe essere superiore ai 12mila euro. L’avvocato Oreste Morcavallo, legale cosentino schierato a difesa della deliberazione dell’amministrazione Ferrari, avrebbe risposto “picche”, riferendo all’omologo paolano che non essendo loro «i distrattari delle spese – si legge nel testo vergato da Francesco De Cesare – non potevano decidere, in quanto agivano per conto dell’Ente, insistendo quindi di provvedere al pagamento». A questo punto, la vicenda ha assunto una piega diversa, perché la richiesta di immediata oblazione sarebbe in disaccordo con altre mosse tentate dai ricorrenti che hanno perduto il round catanzarese. Questi ultimi, infatti, avrebbero già proposto un’ulteriore rivisitazione della vicenda ad un altro grado di giudizio e, per questa ragione, il loro difensore ha continuato a rivolgere al sindaco Ferrari un appello dal tono “paternalistico”. «Il sottoscritto – continua l’accorata missiva di De Cesare – anche per conto degli altri ricorrenti, […], chiede, prima al collega e poi al sindaco della Città, di voler attendere per il pagamento delle spese, anche per ragioni di opportunità la decisione del Consiglio di Stato, e qualora non vogliate concedere tale possibilità, vogliate almeno concedere la possibilità di rateizzare il pagamento delle stesse, anche in virtù che le nuove disposizioni normative in materia di sentenze, favoriscono il percorso della rateizzazione».

Tuttavia, a questa missiva datata 25 Novembre 2015, pare che il sindaco Ferrari non abbia mai risposto, sancendo di fatto un’indisponibilità ad accogliere le richieste. A questo punto, per i ventidue cittadini coinvolti nella vicenda, non resterebbe altro che pagare immediatamente o attendere “spasmodicamente” il Consiglio di Stato.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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