L’unanimità è una condizione difficilmente riscontrabile nei contesti in cui una collettività è disposta a dover scegliere. Eppure ieri, presso l’Hotel “T” di Lamezia Terme, nell’ambito dell’ottavo congresso del Sindacato dei Medici Italiani di Calabria (SMI Calabria), l’unanimità è stata la condizione generale attraverso la quale gli iscritti hanno eletto il nuovo Segretario e tutti le altre cariche collegiali, rappresentative dei dottori operanti sul suolo regionale.
Con la partecipazione dei consiglieri regionali Mario Magno e Antonio Scalzo, nonché del Responsabile “Lea” della Regione Calabria, Giacomino Brancati, del Segretario Nazionale dello SMI Salvo Calì e di tanti altri importanti relatori, il dibattito inerente il Congresso s’è svolto secondo direttrici molto pragmatiche che hanno messo in seria discussione l’apparato sanitario calabrese sia dal punto di vista degli operatori che da quello dell’utenza.
Focus delle critiche è stato il famigerato “tavolo Massicci”, unico cardine sul quale s’è basata la strategia organizzativa dell’ex Commissario alla Sanità (nonché “quasi ex” Presidente della Giunta Regionale) Giuseppe Scopelliti, sulle cui responsabilità il video report che segue tenta di fornire una chiave di lettura sintetica e sicuramente meno efficace rispetto alla “presa diretta” dei discorsi.
Buone prospettive sono invece state tracciate dal nuovo Segretario Regionale Francesco Esposito che, subentrando a Lino Puzzonia, ha esordito con un discorso volto alla ricerca concreta di una stabilizzazione per centinaia di medici calabresi. L’obiettivo da raggiungere – sempre secondo Esposito – consiste nella correzione della tendenza alla malasanità ed all’emigrazione sanitaria, valorizzando le valide professionalità della classe medica regionale.
Il Video che segue si propone quindi come sunto di una soleggiata mattinata che (si spera) possa costituire il buon auspicio per la futura sanità calabrese.
Buona Visione