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« Vagine devastate ». La pedofilia affrontata a Paola [VIDEO]

Quando a prendere la parola sono persone competenti, molti tabù vengono svelati. Per cui parlare di argomenti spinosi diviene più sempice e – finalmente – si può dare un nome comune al male e sviscerarlo insieme, senza aver timore dell’ignoto.

Senza tabù, con al fianco persone “esperte”, a Paola si è potuto parlare di pedofilia, di « vagine devastate », di «ani da non raccontare», di «volti innocenti» sfregiati per sempre. Perché la pedofilia non è “Amore” malato, è un crimine contro quanto di più caro la vita offre ad ognuno, l’innocenza.

L’innocenza, che è il bene richiesto e comandato persino da Dio – che è vero Amore – come condizione necessaria e suffiente per poter spalancare le porte del Paradiso.

L’innocenza può perdere la sua integrità in una vita che si siluppa nel corso degli anni, ma la sostanza di cui è composta basta a rendere ogni uomo “degno” di poter anelare alla miglior vita. Basta perché ce ne vuole poca, di innocenza, per andare in Paradiso. Lo dice Cristo e lo conferma San Francesco di Paola quando, in punto di morte, rivolge all’Altissimo queste parole: «sii propizio a me miserabilissimo peccatore», cetificando che anche una vita “Santa” abbisogna di una qualità d‘innocenza.

L’innocenza che viene svuotata di botto, invece, non si rigenera più. E coloro che vengono espiantati della propria innocenza restano in un inferno terreno che neanche l’Aldilà potrà raffreddare, in quanto eternamente intrappolati nel limbo riservato a chi – a causa della perdita totale della propria innocenza – non ha mai conosciuto la Felicità.

Morire senza aver potuto conoscere la Felicità dev’essere tremendo. Una fine inimmaginabile, eppure possibile.

Possibile ai bambini (e a coloro che furono anagraficamente tali) privati della loro innocenza attraverso azioni violente ed irrecuperabili, come la violazione del corpo mediante atti sessuali. Azioni come quelle che fanno i pedofili, che condannano le loro vittime più e più volte perché, dal corpo, entrano nell’anima innocente e la svuotano della sua essenza, cibandosene in un escalation che non prevede “resti”. La divorano a costo di dolorose contrazioni, sanguinolente ferite, spasmi muscolari e gemiti di terrore. La condannano a non poter più credere che una vita “diversa” è possibile.

Una vita che perde la sua innocenza a questo modo, è una vita dannata a non aver mai pace e a poter solo sospirare d’ingiustizia.

La pedofilia impedisce alla Felicità di aderire sul volto degli innocenti, come pittura indelebile s’incrosta nella vita eterna di ogni bambino. Per questo va estirpata, combattuta, prevenuta e annientata.

Per questo, la pedofilia è stata affrontata a Paola nei giorni scorsi, in un Convegno al quale partecipavano ospiti d’eccezione che hanno rotto ogni tabù e che, intervistati, sono riproposti nel video che segue.

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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