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Il tempo propizio per un Cantastorie: Accardi in tour con “Kairos”

kairosÈ stato protagonista di un lungo, anzi lento, viaggio questa estate ma non è stanco anzi, il suo percorso continua. Dopo aver attraversato a piedi le più belle zone del parco del Pollino, e aver portato i suoi spettacoli in giro per le piazze calabresi, continua la sua avventura alla volta di altre regioni e altri luoghi, dove far rivivere attraverso racconti e stornelli un pezzo di storia e di cultura che non ha dimenticato, e che vuole trasmettere anche a chi invece forse l’ha fatto o a chi non l’ha mai conosciuta. Biagio Accardi, cantastorie calabrese, dopo il suo “Viaggio Lento” con l’asinella Cometa Libera alla scoperta dei luoghi più suggestivi e nascosti, tra uno spettacolo a Genova,uno a Milano e uno in Abruzzo, ha avuto il tempo di ritornare in terra calabra e di concederci un’intervista.

Domanda: Viaggio Lento è giunto alla sua IV edizione, e ogni anno si arricchisce di novità, eventi e nuovi percorsi. In cosa si è differenziata questa edizione 2014 dalle precedenti?

Risposta: «Innanzi tutto le altre erano concentrate in un unico mese consecutivo, mentre questa volta sono state distribuite in più mesi: un tratto a maggio, uno a giugno, a luglio e agosto. Inoltre quest’anno sono stati coinvolti altri artisti. Hanno collaborato Franco Picetti, cantastorie Ligure; Francesca Prestia, cantastorie di Catanzaro che lavora molto sulle tematiche delle donne uccise dalla mafia; Nando Brusco, di Belmonte; Daniele Cuntadur, di Torino, che dal Piemonte è giunto fin qui in bicicletta; Nino Racco, grande cantastorie di Bovalino che considero un po’ il mio maestro, colui che ha unito la tecnica dei cantastorie insieme a quella teatrale, e alla commedia dell’arte. Particolare che si può notare ad esempio dall’utilizzo della maschera, cosa che mi ha affascinato molto e che infatti uso.

Il corso di danze popolari ad Aieta a cura di Emy Vaccari, e un’escursione volta al riconoscimento delle DSC_0913piante officinali condotto da Daniela Di Bartolo, hanno arricchito ancor di più “Viaggio Lento”. Oltre che le amministrazioni comunali abbiamo cercato di coinvolgere anche strutture ricettive, b&b, agriturismi, dove abbiamo creato piccoli eventi come cene a km 0 e serate di aggregazione. Inoltre quest’anno» continua Biagio «si è data particolare importanza agli asini, in quanto non è stata coinvolta solo Cometa ma anche due asini dell’arcipelago Sagarote di Diamante, che si occupa di onoterapia , di mediazione con i disabili, orto sinergico, al fine di migliorare la qualità della vita nonché creare ospitalità in mezzo alla natura, un buon modo per avvicinarsi a se stessi. Senza dimenticare l’azienda Il Sagittario, che produce latte d’asina. L’allevatore Pietro D’Imperio non si è fermato al latte ma produce anche kefir, yogurt, e il gelato con lo stesso latte.

Nell’ultimo tratto del percorso è stata fondamentale la presenza di Nico Zazo con le sue Street art performance, di cui una dinanzi alla centrale del mercure. Il vero paradosso è che la centrale si trova all’interno di un parco nazionale, e quindi abbiamo deciso di intraprendere una sorta di protesta sull’asfalto. Mentre presso la sorgente del mercure con Roberta Lioy, che fa body panting , abbiamo voluto ridare al “genius loci” il suo luogo naturale, ovvero quello della sorgente. Anche qui si è svolta una forma di protesta poiché parte dell’acqua della sorgente è stata rilevata dalla “San Benedetto”, multinazionale che si è appropriata di un patrimonio del nostro territorio.

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D: Sicuramente un percorso ricco di stimoli e di esperienze positive, ma cosa hai riscontrato di negativo in Calabria?

R: In primo luogo il non interesse da parte delle istituzioni, che dopo 4 anni sono sorde, o meglio assenti. Sono disposte ad investire per grandi eventi e non per le piccole cose, che sono la vera chiave per attirare ed incuriosire i viaggiatori più attenti. E poi un ente parco completamente assente sul territorio, che non investe al fine di creare delle iniziative volte a far arrivare qui visitatori. Ad esempio lo slow travel, insieme all’onotrekking, è una delle attività che in Abruzzo e in Umbria si sta facendo strada sempre di più, che interessa un turista attento alla cultura del posto e del territorio, che non viene a depredare e distruggere, come il turismo di massa fa. Prendere spunto da queste realtà sarebbe un passo in avanti verso un turismo volto a valorizzare veramente le bellezze della nostra terra.

D: Dopo Viaggio Lento e il tuo spettacolo “Canto e Cuntu”, hai portato in giro anche un nuovo progetto, “Kairos”. In cosa consiste?

R: Kairos parla dei paradossi del nostro tempo, delle multinazionali, dell’inganno del lavoro, di un sistema in cui sono stati costruiti falsi miti come il denaro. L’obiettivo è quello di stimolare le persone a pensare con la propria testa, e a valutare le proprie risorse come ricchezza da autogestire. Lo spettacolo, che vede come protagonisti anche altri musicisti, si avvale di musiche originali e parti narrate scritte da me. Avevo timore a presentare questo spettacolo, pensavo risultasse pesante, invece la gente risponde bene, forse perché è questo il momento giusto per presentarlo. In effetti Kairos è un modo di interpretare il tempo da parte dei greci, che indicavano con “kronos” il tempo numerico, e con “kairos” il tempo propizio. Ora è il tempo propizio per parlare di certi argomenti poiché la gente è disposta ad ascoltare. Non a caso dopo gli spettacoli spesso si svolgono dei dibattiti spontanei a cielo aperto. Si vanno quindi a ricostruire quelle che erano le agorà, le piazze dove i greci discutevano delle problematiche della comunità. All’interno dello spettacolo si possono notare infatti molti riferimenti alla cultura greca.

D:Oltre che girare in terra calabra, porti i tuoi spettacoli anche in altre realtà, quali mete toccherai?

R:Bisogna lavorare sul proprio territorio, ma è anche vero che è importante prendere degli stimoli anche dall’esterno, per questo i miei viaggi saranno rivolti ad affacciarsi ad altre città d’Italia e all’Europa. In questo periodo mi sono esibito a Milano, Genova, Torino, e in alcune città dell’Abruzzo. Suonerò a Pistoia, a Blera, e andrò anche a Berlino, senza dimenticare però la Calabria. Il prossimo 14 novembre mi esibirò infatti ad Amentea. Mi accompagnano nei live: Enzo Peluso alla chitarra, Michele Tumminelli alla tromba, Danilo Guido al sax, Manolito Cortese alla batteria, Renato Ciminelli al basso. Il prossimo passo sarà sicuramente lavorare al mio nuovo disco, ma con calma, senza fretta, godendo appieno anche di questa esperienza, in perfetto stile Viaggio Lento!

 

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