Freddo nelle scuole, i dirigenti scolastici non segnalano le criticità

IMG_3332COSENZA – Stamattina un corteo degli studenti ha manifestato pacificamente davanti al Palazzo della Provincia lamentando problemi di riscaldamento nei loro istituti. Immediatamente i rappresentanti d’istituto sono stati ricevuti dal Dirigente del settore edilizia scolastica Francesco Molinari, dal direttore generale Antonio Molinari e dal Presidente della Provincia Mario Occhiuto. Gli studenti hanno apprezzato la disponibilità mostrata dai rappresentanti dell’ente e hanno esposto le loro esigenze. In alcune scuole, secondo quanto hanno riferito, l’orario di utilizzo dei riscaldamenti non è sufficiente a garantire il benessere degli studenti ed occorrerebbe, quindi, modificare o ampliare l’arco orario dell’accensione.  Da parte sua il dirigente ha ribadito come, in un quadro generale di tagli alle risorse economiche delle Province, il tetto massimo di accensione degli impianti termici non possa superare le sette ore, più due di preriscaldamento, per istituto. E’ stato anche sottolineato che, comunque, delle 121 scuole superiori gestite dalla Provincia di Cosenza, a manifestare questa mattina fossero solo gli studenti di 11 istituti. “Non per questo, tuttavia, il problema sarà sottovalutato – ha sottolineato Molinari – e programmeremo un calendario di incontri nelle scuole interessate per cercare una soluzione.” Impegno confermato da Mario Occhiuto, che ha evidenziato però come i dirigenti scolastici, interpellati per rendere conto della situazione dei riscaldamenti, non abbiano segnalato IMG_3331criticità.  “Tuttavia – ha detto agli studenti – siete qui, e se ci dite che ci sono delle problematiche, verificheremo e faremo il possibile per risolverle. Non era necessario, comunque, il ricorso allo sciopero, ma sarebbe bastato chiedere un incontro in quanto noi siamo sempre disponibili al confronto”. Il Presidente ha poi sottolineato come, anche da parte della popolazione studentesca, sia necessario una presa di coscienza civica, perché gli atti vandalici vanificano, spesso, gli interventi strutturali che la Provincia opera. “Alcune Province, proprio a causa della carenza di fondi, hanno già tagliato i servizi alle scuole. Quella di Cosenza ha invece deciso di non farlo, con grandi sforzi, perché penso che il diritto allo studio sia fondamentale e bisogna garantirlo anche in condizioni ambientali adatte”.

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