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Inaugurato il 12 Gennaio del 2013, il Nucleo di Cure Primarie operante su Paola si è consolidato nel tempo come punto di riferimento positivo per dare un senso all’espressione: “fiore all’occhiello della sanità calabrese” . La frase, spesso abusata nei discorsi dei politici e dei manager, nel caso del presidio paolano suona azzeccatissima perché, nonostante la sua breve esistenza, presso i suoi ambulatori è stato possibile snellire le pratiche ospedaliere inerenti i “codici bianchi”, affrontati da diciannove professionisti capaci di coprire settimanalmente un arco giornaliero di dodici ore, realizzando studi dedicati a patologie quali: Diabete, Ipertensione, Bpco e Sindromi metaboliche.
Tuttavia, a causa della mancata nomina di un Direttore Generale, l’Asp di Cosenza rappresentata attualmente da un “facente funzione”, non sta dimostrandosi in grado di assolvere compitamente all’opera di affiancamento da riservare a questo tipo di presidi. Pertanto, il Sindacato dei Medici Italiani, attraverso una lettera firmata dal vice presidente nazionale, il dott. Cosmo De Matteis, ha inteso rivolgersi al dott. Palumbo ed al Presidente della Regione, per chiedere « di trovare soluzioni urgenti».
Questo un estratto del testo contenuto nella missiva: «Un grave problema sta pregiudicando i servizi sanitari per i cittadini di Paola, Cetraro; Montalto Uffugo e San Marco Argentano. Negli ultimi tempi, per disfunzioni amministrative, anzi per un inspiegabile immobilismo dei vertici pro tempore delle aziende sanitarie locali, assistiamo a una totale assenza di sostegno e indirizzo al lavoro dei Ncp e dei molti medici che vi operano. Nonostante le ripetute sollecitazioni, la comunicazione tra chi opera in prima linea e chi ha le responsabilità di governance del territorio è inesistente. Questa situazione è intollerabile e, come ripetiamo, ha delle chiare ricadute sui cittadini».
I vertici dello Smi chiedono un immediato intervento, «nell’interesse della cittadinanza e per la tenuta del Ssr».
