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È una storia di quelle che, anche a raccontarle, si stenta a crederci. Tuttavia, essendo suffragata “formalmente” da atti notificati presso le istituzioni preposte ad accogliere denunce, la vicenda che riguarda un giovane inquilino, domiciliato in un appartamento di via Nazionale, ha un retrogusto talmente amaro da sospendere finanche la sensibilità al sapore.
Ripercorrendo i fatti secondo la dinamica del denunciante, bisogna partire dallo scorso inverno, quando venuto dalla Sicilia a Paola per motivi personali, il giovane Fabio ha iniziato a cercare casa.
Essendo privo di una fissa occupazione e tirando avanti grazie a lavori saltuari, al ragazzo è parso opportuno cercare qualcosa che fosse consono alle sue possibilità. Dopo una breve ricognizione, in suo soccorso è giunto un giovane paolano a quanto pare incline a mostrarsi di aperte vedute, uno che dell’associazionismo e della militanza politica ha fatto bandiera, propinando da palchi – più o meno improvvisati – strali e sermoni contro l’imperialismo di certe classi di potenti.
Continuando la ricostruzione, sembrerebbe che il rapporto tra i due si fosse cristallizzato nella classica stretta di mano, a suggello di un rapporto basato su un canone mensile e l’intestazione delle utenze relative alla corrente elettrica ed alla spazzatura. Ovviamente, senza contratto.
Senonché, con l’arrivo dell’estate e senza preavviso alcuno, per il giovane paolano proprietario dell’appartamento sarebbero subentrati nuovi interessi, che implicavano lo sfratto del siciliano il quale – invitato a lasciare l’appartamento – avrebbe opposto resistenza, lamentando l’impossibilità ad ottemperare ad una richiesta basata su tempistiche estremamente brevi (pare 3 giorni). A quel punto sarebbe iniziato un vero e proprio “tira e molla”, con dispetti perpetrati dal paolano in ogni modo (dalla chiusura dell’acqua alla sospensione dell’energia elettrica, fino alla sparizione dell’antenna per la tv e l’occlusione, con resti di potatura, del portone d’ingresso) e – puntualmente – denunciati dal siciliano nelle sedi opportune. Laddove anche il sindaco di Paola, Basilio Ferrari, s’è offerto di aiutare il giovane ragazzo, attivandosi per garantirgli un’assistenza legale – a questo punto – necessaria.
