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Nel mentre gli ex lavoratori di Ecopa continuano ad angustiarsi nel tempo di un attesa che pare interminabile, i dispositivi “politici” per sbrogliare la matassa sarebbero entrati in funzione. È dell’altro ieri mattina la notizia relativa ad un incontro avvenuto in comune tra il sindaco Basilio Ferrari e il rappresentante sindacale della Uil, Lucio Cataldi. Stante ciò che è stato possibile apprendere, il primo cittadino paolano non starebbe nascondendo la propria apprensione per gli sviluppi della vicenda che, secondo quanto ricostruito, avrebbe preso una piega cristallizzata attorno ad una lista di dodici nomi da annunciare a breve. Siccome il parere di Ferrari sarebbe vincolato a quanto concertato nei mesi scorsi, ovvero in quella sorta di accordo volto a reclutare “gradualmente” il personale che aveva lavorato per Ecopa, e siccome parrebbe che nel famigerato elenco di nominativi preselezionati qualcuna di quelle maestranze sia stata inserita, per il sindaco non sussisterebbero altri margini di discussione. Verrebbero quindi lasciati alla porta quei padri di famiglia che, nei giorni scorsi, sono arrivati finanche ad incatenarsi davanti al comune pur di ottenere un briciolo di considerazione. A questo punto la mossa dei sindacati potrebbe consistere nella richiesta di un nuovo incontro, da tenersi probabilmente oggi, in cui cercare di trovare un modo per non lasciare escluso nessuno. Dal canto suo, pare che il referente apicale di Ecologia Oggi sia aperto ad ogni sorta di compromesso funzionale ad evitare il peggio. Perché se le cose dovessero continuare a seguire l’andazzo palesato fino ad oggi, non è escluso che dalla protesta “civile” si passi a quella più vigorosa. Con Cisl e Uil, disposti mettere in atto ogni forma di vertenza utile a perorare la causa. Per preservare disagi di ordine pubblico, il locale distaccamento della Digos è stato preventivamente informato da Cataldi l’altro ieri mattina, perché nessuno vuole andare oltre il seminato delle regole, ma tutti vogliono sapere che fine hanno fatto le promesse elargite durante il periodo della campagna elettorale.
