Fortunatamente, proprio all’atto di scrivere queste parole, la situazione in cui versava fino a qualche istante fa il comune di Paola, ha cessato di rappresentare un’emergenza. L’acqua è tornata ad essere “perfettamente” potabile ed il sindaco Ferrari, con un intervento “social” su Facebook, ha comunicato il lieto evento con un pizzico di probabile polemica nei confronti della Sorical.
Queste le parole del primo cittadino: «A seguito degli accertamenti effettuati e terminati alle ore 17 l’acqua della rete idrica comunale è risultata perfettamente potabile e pertanto utilizzabile per tutti gli scopi. Rimane in vigore l’ordinanza di non potabilità per Via Petraro, parte di Via Tenimento e Via Madonna del Rito che riceveranno comunicazione specifica, per problematiche eslcusive di quelle zone non ATTINENTI ALLA RETE COMUNALE in quanto trattasi di condotte collegate direttamente alla RETE SORICAL».
L’uso del maiuscolo è forse indicativo di quanto desunto in premessa, tuttavia inefficace nei confronti del consigliere provinciale, Graziano Di Natale, che ha immediatamente replicato «Il Sindaco di Paola comunica che l’acqua è tornata ad essere potabile! Non scherzi con la salute dei cittadini mettere il cloro nelle condutture idriche e’ una soluzione tampone che ha le gambe corte le nostre condutture idriche hanno bisogno di interventi strutturali di bonifica!! Non risulta che il servizio sanitario dell’Asp abbia effettuato, ad oggi, prelievi diversi da quelli già comunicati. Ora basta prese in giro i cittadini hanno diritto di conoscere la verità ! Paola ha sete di verità ! Difronte alla incapacità serve una grande mobilitazione popolare! #iononmollo». Con quel solito hashtag finale che dovrebbe costituire la velata risposta a #risparmioilfiato del sindaco Ferrari.
Nonostante questo continuo confronto podistico, aldilà delle posizioni politiche e/o partitiche, c’è una città frastornata, confusa, desiderosa di tornare ad una normalità che – sotto Natale e coi tanti paolani “di ritorno” – dovrebbe costituire l’atmosfera essenziale. Tuttavia, sotto la brace di questo ripristino dal divieto imposto con l’ordinanza del 27 novembre scorso, cova il fuoco di un’altra polemica, relativa ad una situazione che di seguito è raccontata.
Quella che segue è una ricostruzione personale, scritta in virtù della tessera attestante l’appartenenza all’ordine dei giornalisti, di una vicenda che ha avuto luogo nella mattinata di ieri, a Paola.
Tutto parte dalla richiesta formulata da un pool di consiglieri comunali di minoranza, protocollata presso gli uffici del comune di Paola, relativamente alla divulgazione dei dati delle analisi che hanno indotto il sindaco Ferrari, a diramare l’estrema ordinanza con la quale è stato imperativamente comunicata la non potabilità dell’acqua cittadina.
Pertanto, avendo ricevuto l’invito ad assistere al confronto tra le parti, ovvero: i rappresentanti dell’opposizione consiliare e uno – secondo le disponibilità – tra il sindaco, il segretario e il responsabile manutentivo dell’acquedotto e della fognatura, del comune di Paola; è parso doveroso partecipare all’appuntamento. Perlomeno per trarne una cronaca plausibile da condividere con la cittadinanza, scossa nel profondo da quest’ultimo e grave disservizio.
Il gruppo è arrivato in comune allorquando gli studenti levavano le tende del loro sit-in di protesta, circa alle 11.30. Composto dai consiglieri comunali d’opposizione, Carlo Gravina e Ivan Ollio, il quartetto in procinto di recarsi a discutere con “chi di dovere”, si concludeva con i membri di due comitati popolari, Angelo Siciliano e Mario Valitutti.
Considerando l’impegno a cui ieri è stato chiamato il sindaco, nuovamente operativo dalla prefettura di Cosenza per la ripetizione della simulazione d’emergenza terroristica, il primo referente con cui s’è cercato di parlare è stato il segretario Nicola Falcone. Il dirigente amministrativo però avrebbe indirizzato il consigliere Ollio verso i lidi di Via Baracche, perché i documenti richiesti erano nella disponibilità dell’ufficio tecnico. Nel tragitto che separa i due uffici del comune, il gruppo dei quattro è diventato un trio, perché Valitutti è rimasto a parlare con l’unico assessore operativo in municipio, Marco Cupello. Quindi, verso mezzogiorno, l’incontro con Giovanni De Medici, presentatosi come il responsabile del settore interessato dalla richiesta d’atti. Dopo un estenuante tira e molla nel quale il documento, con le analisi che hanno indotto Ferrari a diramare l’ordinanza n.54/2015, è parso una chimera irraggiungibile, finalmente s’è arrivati ad una conclusione. La copia fotostatica di un foglio protocollato, contenente i dati rilevati dalla società privata, sarebbe arrivata con “consegna a mano” direttamente dagli uffici della Lao Pools (perché in comune, di quella comunicazione, non c’era apparentemente traccia). Attesa.
All’espletamento dell’operazione, mentre nella stanza stavano consumandosi le ultime cordialità tra Ollio, Gravina, il sopraggiunto dipendente della Lao Pools, l’arch. Siciliano, l’ing. Enfante – entrato a discussione in corso e rappresentante di una società che si occupa della verifica degli impianti di clorazione – e il responsabile De Medici, ecco comparire anche il capogruppo dei “Moderati per Paola”, Silvio Buono e l’assessore Paolo Siciliano. Forse incuriositi dall’assembramento, i due appartenenti alla maggioranza di Ferrari, hanno sentito l’obbligo di presenziare allo scambio tra le parti, provando finanche a spiegare le ragioni della loro – fondamentale – presenza, con il consigliere Buono che è arrivato a dire: «io rappresento il sindaco»; apostrofando il consigliere Ollio col termine: «“Cosicì” (termine dialettale di dubbia valenza amicale, ndr)» e concludendo con un imperativo: «Dirigente, devi rimandare l’incontro perché devi sentire il sindaco».
Dopo una poco pacifica discussione in cui gli “intromessi” Buono e Siciliano hanno messo in dubbio la presenza di membri esterni al consiglio comunale, la vicenda s’è conclusa con lo scioglimento della riunione che, sebbene concordata su canoni diversi, è stata funzionale all’ottenimento di un documento. Quel foglio con le analisi targate Lao Pools, che Ollio e Gravina sono riusciti a reperire.