utc di paola

Psi e PaolaAlCentro contro la gestione del responsabile UTC di Paola

Nota diramata congiuntamente dalle due forze rappresentative dei gruppi della minoranza consiliare afferenti al Psi e a Paola al Centro.

Nonostante l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con proprio provvedimento, ha richiamato il Comune di Paola “al ripristino della corretta procedura alla luce delle disposizioni violate”, l’attuale responsabile dell’UTC, continua a gestire l’affidamento degli incarichi professionali in modo difforme dalla normativa in vigore. Ciò traspare, tra l’altro, dalle recenti determinazioni; precisamente la n° 389 del 18/12/2015, con la quale viene conferito incarico di componente dello sportello dei LL.PP., e la n° 373 del 10/12/2015, con la quale viene conferito l’incarico di Supporto al RUP, per vari lavori pubblici, al medesimo ingegnere. Così eludendo, in pratica, quanto sostenuto dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, che, chiaramente, ha evidenziato la non conformità degli incarichi, ove il conferimento non sia conforme all’art. 90 e seguenti del Decreto Legislativo n° 163/2006, nonché all’art. 267, comma 2, del Regolamento n° 207/2010.

Infatti, per quanto riguarda gli incarichi di supporto al RUP è palese che non vengono rispettati i principi enunciati alla pagina 3 della risoluzione ANAC, tenuto conto che non viene preso in esame l’importo stimato del servizio totale, nè il principio della rotazione, essendo l’incarico conferito relativo a più lavori pubblici. Né sembra lecito il richiamo all’art. 69 del Regolamento comunale relativo agli appalti, in quanto i conferimenti diretti, ivi contemplati, sono possibili esclusivamente per eventuali lavori in economia, come specificatamente descritti dall’art. 125 del TU LL.PP., n° 163/2006. Peraltro, il tecnico oltre ai tre incarichi ricevuti, è titolare di altri incarichi riguardanti i lavori pubblici e l’urbanistica, tutti conferiti con affidamento diretto ed in contrasto con le norme del TU LL.PP. e la direttiva ANAC.

Tanto, poi, è riscontrabile anche in numerosi incarichi. Valga ad esempio l’incarico di cui alla determina n° 390 del 19/12/2015, con la quale viene conferito incarico diretto ad una professionista, per la ristrutturazione del lungomare S. Francesco, adducendo, a motivo dell’utilizzo del conferimento diretto, un’urgenza e indifferibilità dell’esecuzione dei lavori più volte censurata dall’ANAC, che vieta di definire urgenti ed indifferibili lavori non connessi alla salvaguardia della pubblica incolumità. Peraltro, anche nell’ultima determina, abilmente ma furbescamente si fa riferimento ad un importo stimato del servizio che non corrisponde a quanto dettato dall’ANAC. Anche in questo caso, comunque, non è stato rispettato il principio della rotazione in quanto il tecnico incaricato è stato già titolare di altri incarichi conferiti dal Comune.

Il responsabile dell’ufficio tecnico ha poi conferito l’incarico, sempre allo stesso tecnico,di componente dello sportello dei Lavori Pubblici, scorrendo la graduatoria di cui all’avviso a suo tempo espletato nell’anno 2012, che aveva visto quale affidatario dell’incarico lo stesso responsabile dell’UTC, dimessosi per assumere il nuovo incarico. Evidentemente non si è tenuto conto che nell’affidare l’incarico non ha tenuto in considerazione che l’avviso pubblico, a suo tempo espletato, non prevedeva alcun scorrimento della graduatoria, ne tale scorrimento è previsto dal regolamento dello sportello approvato con la deliberazione G.C. n° 177 del 2012.

Tra l’altro, nello scorrimento illegittimo attuato ha escluso il componente classificatosi al terzo posto, in possesso dei requisiti, adducendo, a motivazione, considerazioni che ha dedotto dalla vicenda giudiziaria in cui è coinvolto detto soggetto. Atteso che il medesimo risulta solo rinviato a giudizio e che il giudizio è in corso, essendo in svolgimento il primo grado di esso, non si configura, dato l’oggetto dell’incarico, alcun caso di inconferibilità o incompatibilità ai sensi del D. lgsvo 8/4/2013 n° 39, guarda caso con lanternino si cercano i problemi giudiziari degli altri senza guardare in casa propria.

La gestione dell’Ufficio Tecnico tra il responsabile precedente e l’attuale, risulta molto approssimativa e non rispettosa delle leggi e delle competenze professionali. Valga ad esempio l’esecuzione dell’impianto fotovoltaico messo in opera sulla struttura della scuola elementare di via S. Agata. La direzione dei lavori di questa opera è stata espletata da un geometra che a norma di legge non ha le competenze professionali per progettare e dirigere i lavori relativi ad impianti elettrici. Inoltre, è stato approvato il certificato di regolare esecuzione con la determina n° 388 del 18/12/2015 dall’attuale responsabile dell’UTC il quale non si è reso conto della incompetenza professionale del geometra, quale direttore dei lavori.

Varrebbe la pena chiedersi, di conseguenza, se i lavori sono stati effettivamente completati ed eseguiti a regola d’arte e nel rispetto delle norme di riferimento e se l’impianto medesimo è in funzione e quindi tale da fornire l’energia alla struttura scolastica, che alla rete pubblica, tenuto conto che è stata redatta, pure, la contabilità finale.

E’ doveroso fare un appello a tutti i tecnici di questo paese affinchè prendano posizione sui fatti che giornalmente accadono.

Così come è giusto che gli ordini professionali, non particolarmente attenti, anche se più volte sollecitati, ed informati, verifichino il corretto affidamento degli incarichi nel rispetto delle norme e dei regolamenti.

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