MONTALTO UFFUGO – Domani a Montalto Uffugo conversazione in salotto su Gioacchino da Fiore.
Gioacchino l’abate, il teologo, l’esegeta, il filosofo. L’unità divina e la trinità, la concordia storica e il tempo futuro dello spirito. Ovvero la perfezione cristiana, dopo l’età del Padre e quella del Figlio. E’ con lui cambia la teologia medioevale. Nella Commedia di Dante è nel cielo del Sole per la sapienza del suo spirito profetico. La sua dottrina dà vita ad un vasto movimento, il gioachimismo, seguito soprattutto dai francescani spirituali. Le meditazioni in Sila, la costituzione dell’ordine florense a San Giovanni in Fiore. Il drago a sette teste e i tre cerchi trinitari. Gioacchino scriveva, predicava e si dava penitenze. Componeva mosaici e forse faceva miracoli.
Gioacchino torna e anima un dibattito contemporaneo. Domani, 4 marzo alle 20 una conversazione in salotto in una location speciale: Home for Creativity a Montalto Uffugo, l’impresa filosofica che trasforma la casa da bene privato ad agorà e lo fa in Calabria. La gestisce Roberta Caruso, giovane filosofa che vuole dare voce alle bellezze del territorio legandole alla conoscenza di nuovi fenomeni abitativi.
Interviene Massimo IIritano, docente di Filosofia e autore del libro edito nel 2015 da Rubbettino “Gioacchino da Fiore: attualità di un profeta sconfitto”. Ripropone la voce profetica dell’abate calabrese agli uomini e alle donne di oggi, presentandola in relazione con grandi nomi contemporanei come Sergio Quinzio, Karl Lowith, Ernst Bloch e Walter Benjamin. Fabiola Giancotti, ricercatrice, scrittrice, film maker, art curator ed editor, autrice di saggi e ricerche intorno all’arte russa e a quella europea del Novecento, è la regista del film “Gioacchino da Fiore e Vassily Kandinsky: lo spirito e l’astrazione”: ripercorre le sfumature di significato e le impensabili analogie che intercorrono tra questi due grandi artisti di epoche diverse. Il reading è a cura di Enzo de Liguoro, mentre l’architetto e paesaggista Walter Fratto ripercorre il cammino dell’abate, sulle immagini di Eugenio Attanasio, regista del docufilm “Il cammino di Gioacchino”. Con Alfredo Granata, artista visivo di Celico, si svela l’elogio di una periferia che diede i natali all’abate e che oggi ospita comunità di artisti contemporanei. Domenico Caruso, Maestro d’arte e Direttore artistico della Scuola tappeti Caruso di San Giovanni in Fiore espone due arazzi di inestimabile valore, riproduzioni fedeli delle tavole “Albero Aquila” e “Draco Magnus et rufus” presenti nel Liber Figurarum del profeta calabrese.
Su tutti si alzeranno le note di Suor Grazia Aurora, della Piccola Famiglia dell’Esodo di Decollatura: una dei pochi artisti al mondo a saper suonare l’antico e raro strumento medievale cui Gioacchino da Fiore dedicò una delle sue prime opere, Il Salterio a dieci corde. Lo strumento contiene, secondo l’abate, il significato profondo del mistero trinitario.
Home for Creativity
Via Caparroni 15, Montalto Uffugo
Prenotazioni: 347/6062341