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Paola – Solo parole per i padri di famiglia ex dipendenti Ecopa

Lo scorso mercoledì, presso l’aula Consiliare “Francesco Lo Giudice” del Comune di Paola, si è tenuta alle ore 10.00, la riunione tra i disoccupati ex Ecopa, la presidente del consiglio comunale di Emira Ciodaro, il Sindaco Basilio Ferrari, gli assessori Paolo Siciliano e Stefano Mannarino, nonché il segretario Comunale Nicola Falcone. Assente il vice sindaco Francesco Sbano.

Per comprendere cosa sia accaduto tra le mura del Sant’Agostino, visto che nessuna indiscrezione è trapelata dalle parti dei protagonisti della vicenda, è stato necessario attendere un comunicato ufficiale dell’amministrazione e, dato che questa testata (nonostante la vicinanza e l’impegno profuso sull’argomento) è stata scientemente scartata da coloro che si occupano di gestire la comunicazione del comune, quello che segue è il contenuto del testo “estrapolato” dal quotidiano La Provincia.

«L’incontro – si legge nella striminzita nota – ha avuto una funzione chiarificatrice del ruolo del Consiglio Comunale rispetto alla questione in corso ed è stata l’occasione grazie alla quale si è acquisito il consenso dei presenti a rientrare a far parte, attraverso la costituzione di una cooperativa sociale, di un eventuale affidamento finalizzato allo svolgimento di un servizio aggiuntivo riguardante la differenziata nelle periferie della nostra città, dando così concretezza e facendo prendere vita al deliberato approvato in Consiglio Comunale, che unanimamente prevedeva quanto stabilito in detta riunione».

Poche parole e scarni contenuti che non implementano nulla a ciò che già non fosse noto. Si ribadisce la volontà ad affidare un “eventuale” servizio aggiuntivo che, non debitamente specificato, sarà collocato nelle periferie paolane. Nessuna parola sull’isola ecologica, nessun appuntamento consiliare da ratificare. Con un linguaggio molto simile a quello dei contratti che alle volte appaiono navigando su internet, l’amministrazione si è trincerata dietro quanto deliberato in consiglio comunale, senza fornire ulteriori dettagli riguardo le coperture finanziarie e – soprattutto – le mansioni che questi operai potranno svolgere. Di questo passo, senza nessun rimando funzionale a comprendere il tipo di trattamento economico che sarà loro riservato, per gli ex dipendenti Ecopa potrebbe risultare molto scoraggiante riunirsi in una cooperativa, perché i costi da sostenere – sia sul piano fiscale che su quello “materiale” – potrebbero avere un’entità concreta esorbitante rispetto alle (poche) parole con le quali chi amministra ha inteso liquidare la faccenda. L’impressione è che, ancora una volta, gli interessi elettorali siano prevalsi rispetto a quelli reali della popolazione paolana. Solo il tempo potrà dire se questa analisi è sbagliata, per il momento la cronaca registra soltanto la reiterazione di una modalità gestionale che, in quattro anni, ha portato ad una situazione sotto gli occhi di tutti.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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