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Paola – La campagna elettorale parte con “misteriose” giustificazioni?

Il “fuoco incrociato” che avrebbe potuto manifestarsi nel consiglio comunale di tre giorni fa, alla fine ha ceduto il passo ad una tregua armata funzionale a recuperare perlomeno quelle forze venute a mancare, all’interno dell’aula “Lo Giudice”, soprattutto alla maggioranza in appoggio a Basilio Ferrari.

La seduta di cui è stato dato conto ieri, è stata condizionata dall’assenza di alcuni consiglieri ma – soprattutto – dalla necessità di affrontare tre punti all’ordine del giorno che, presi a se stanti, costituiscono comunque l’ossatura della collettività cittadina.

Escludendo il primo, relativo alla caserma dei vigili del fuoco e caratterizzato dalla preventiva incompatibilità di Focetola, gli altri due punti da discutere sono ammantati di un’importanza tale da avere – in un caso – una sfilza di obiezioni interne al consiglio, e – nell’altro – l’attenzione dell’associazionismo presente in sala, perché si sarebbe trattato di alloggi popolari.

Forse è per questo che la minoranza ha proposto il rinvio, perché probabilmente è previsto un confronto aspro, serrato e disvelatore di rapporti di forze ancora troppo sotto traccia. Ad esempio, volendo prendere un riferimento “preventivo”, dalla scorsa Assise è emerso che il capogruppo del Pd, Di Natale, ha giustificato l’assenza del collega di minoranza Sorace, eletto tra le fila del Psi e compagno di banco di Politano. Un’occorrenza  che – indipendentemente dalla casualità – è comunque indicativa di suggestive corrispondenze, magari ancora solo in fase di concepimento, ma comunque indirizzate al lavoro sotterraneo che sta gettando le fondamenta della prossima contesa elettorale. Una corsa che, stanti invece i numeri della maggioranza, rischia seriamente di non essere alla portata di Basilio Ferrari, che tra tante defezioni ha incassato questo temporaneo rinvio, conscio che se all’appello manca la coppia consiliare Focetola-Serranò, per la sua amministrazione è arrivato il capolinea. Qualora fossero confermate le indiscrezioni relative ai movimenti del duo assessorile composto da Sbano e Gaetano (Grande Sud e Ncd fusi insieme in Grande Paola), dati in partenza dall’esecutivo Ferrari già all’indomani del “Quattro Maggio”, è ipotizzabile una situazione di stallo tale da ingessare la discussione.

Confronto a cui il Psi parteciperà nella convinzione che sarà tutto da rifare, perché per i socialisti vale ciò che è stato cristallizzato dalla Corte Costituzionale, laddove ha dichiarato illegittime le norme che stabiliscono l’indennità d’esproprio per le aree agricole e le aree non suscettibili di edificazione, in quanto commisurate al valore agricolo medio determinato senza alcun riferimento all’effettivo valore del bene espropriato (principio su cui sembrerebbe basarsi la determina alla base dell’Odg dell’altra volta).

Proprio il prossimo Ordine del Giorno potrebbe riservare qualche sorpresa, magari con la sparizione del punto sulla caserma e forse con l’aggiunta di qualche altro argomento da discutere. Oltre alle concessioni ultraventennali da accordare per i terreni di montagna, oltre alle case popolare, ci potrebbero essere almeno altri due temi cari alla maggioranza che, nonostante i risparmi del sindaco, appare sempre più col fiato corto.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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