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Paola – “Bufala” servita su Largo Sette Canali

L’informazione, ai tempi di internet, è agevolata dalla quantità di “memoria storica” rimasta impressa nella rete, strumento utilissimo quando è il caso di cercare riscontri e a volte in grado di fuorviare la verità. Per questa ragione è molto difficile districarsi nell’incredibile mole di immagini vere, fotomontaggi, bufale e “inchieste verità” che quotidianamente intasano il flusso di notizie pubblicate. Dovrebbero saperlo bene gli amministratori paolani, che già al tempo di reclamizzate pulizie di aiuole, incapparono nella sponsorizzazione di un lavoro poi rivelatosi effettuato in comune di Fuscaldo (con tanto di successiva “posa” di cartello segnaletico), ma a quanto pare fanno finta di niente.

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La foto “tarocca” affiancata all’immagine del cartellone dell’appuntamento di sabato sera, postata in concomitanza con l’inizio dello spettacolo

Perché, nella probabile speranza di rendere accattivante un evento musicale svoltosi nella serata di sabato sullo spiazzo “mobilmente arenato” di Largo 7 Canali (nella fattispecie  lo “Tchaikowsky dream” organizzato dalla Consulta per il VI Centenario), qualche consigliere di maggioranza ha pensato bene di pubblicare, nell’imminenza della performance, una foto ritraente l’area al netto di un pubblico esorbitante. Peccato che la foto sia apparsa immediatamente “infedele”, perché – sempre ringraziando la potenza di internet e la “loquacità pubblicante” di altri suoi colleghi di cordata – sono venuti a galla dei dettagli che stonavano con l’attualità propinata. Iniziando dallo sfondo del palco, caratterizzato dalla presenza di “quinte” che – grazie a “foto documentari istituzionali” – si sa per certo che siano state utilizzate per uno spettacolo di cabaret, anche la fiumana di persone sedute dall’arena fin sulle scale è parsa sospetta. Infatti, in seguito ad un sopralluogo, è stato possibile appurare non solo che le scale erano pressoché deserte, ma che anche le poltroncine “scivolanti” su binari non erano state fatte uscire dal cassettone che le contiene (come invece, la foto pubblicata dal membro della maggioranza, ostentava).

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Foto documentante il pubblico accorso “realmente” allo spettacolo

La realtà verificata sul posto ha raccontato un’altra storia, fatta di sedie disposte come è tradizionalmente accaduto allorquando il palco su Largo Sette Canali veniva montato e poi rimosso, occupate a macchia di leopardo da una quantità di spettatori difficilmente annoverabili in un numero superiore a trenta. Forse – considerata l’età media delle persone presenti – in molti si saranno scoraggiati per la difficoltà di accedere allo spazio privo, come già scritto in precedenza, di qualsiasi dispositivo funzionale ad agevolare l’ingresso per chi avesse difficoltà a deambulare.

Più che di “Teatro dei Sogni” (come qualcuno si ostina a definirlo), forse sarebbe opportuno parlare di “Teatro delle Bufale”, che vendute un tanto al chilo e prodotte con questa costanza, magari potrebbero risanare le dissestate casse del comune.

 

 

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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