Da mesi è iniziata la campagna elettorale per le prossime amministrative paolane. Personalmente noto tanti personaggi che si propongono alla guida di un comune disastrato ,con un debito ancora non definito, il cui unico interesse è sedersi su quella poltrona, per sistemarsi qualcosa del proprio orticello.
Il paese da anni ha perso quella comunanza che in passato era un caratteristica della vivibilità della nostra terra. Degli incapaci hanno ricoperto, ricoprono e si candidano a ricoprire incarichi che hanno reso negli anni, questo paese tra i meno quotati nel comprensorio.
Alcuni, nelle loro fantasie – frutto dell’uso smodato di autocelebrazione su internet – descrivono un paese immaginario. I giovani che non hanno alle spalle il paparino con il portafoglio straripante di euro, sono costretti a mendicare un lavoro all’estero. I malati al di la dei titoli roboanti dei giornali, per patologie serie affrontano il calvario della ricerca di centri specialistici anche lontani e con notevoli sacrifici economici.
In questo settore ,ossia la sanità, la decennale competizione tra Paola e Cetraro ha di fatto portato ad una assistenza con delle lacune enormi. L’unica cosa sensata secondo molti tecnici, sarebbe la costruzione di un solo grande ospedale, che ormai è dimostrato ,non va ubicato mai in territorio cittadino. La fusione dei due ospedali permetterebbe la presenza di personale sufficiente, per far fronte alle richieste h 24. Cesserebbero le ore di attesa al pronto soccorso, dove un solo sanitario deve contemporaneamente far fronte a decine di richieste.
Quindi, egregi candidati, toglietevi dalla testa uno stupido campanilismo, che non porterà sicuramente alcun bene ai pazienti. Domande che gli elettori dovrebbero porre a tutti i candidati: “cosa hai fatto tu nel sociale?”, “Dove ti sei impegnato?”.
La realtà che ci si bea nel sentirsi chiamare: sindaco, assessore, consgliere, ma non preoccupatevi se andate a Roma per il posteggiatore di turno voi diventate DOTTO’.
Infine quali ideologie rappresentate? Non c’è più alcuna politica. I nomi di gruppi , partiti, movimenti si fanno e si disfano alla velocità della luce. Cosi quell’esponente che ieri era con «PAOLA DI SOPRA» oggi lo trovi con «PAOLA DI SOTTO».
Buffonate a cui purtroppo tanta gente ancora crede.
Ma ancora una volta vincerà chi avrà una parentela numerosa, magari cretino, ma i voti ci sono, vincerà chi promette piaceri e pensioni, come sempre, come da prassi, vincerà chi ti farà passare per piacere un tuo diritto.
Poi dopo che continueremo con il post elezioni, con il disordine perenne del traffico cittadino, con le tasse che diventeranno stratosferiche.
E QUANDO ANDRETE A RECRIMINARE DAL VOSTRO POLITICO,AVRETE LA CLASSICA RISPOSTA DEL MARCHESE DEL GRILLO «IO SONO IO E VOI NON SIETE UN C………»