Marsili Notizie Sito di Notizie sommerse e di informazione attiva
Related Articles
Col passare dei giorni s’avvicina un appuntamento che, per l’amministrazione comunale avviatasi a cercare conferme alle prossime elezioni, dovrebbe sancire la definitiva consacrazione della linea governativa tenuta sino ad oggi.
Molti rappresentanti della politica del centrodestra assiepato nel S. Agostino, sanno che dal prossimo consiglio comunale dovrebbe saltar fuori quella carta che manca al mazzo per presentarsi al piatto con un punto forte in mano.
Trattandosi di materia contabile inerente il bilancio, tutti i prospetti presenti, recentemente passati e in gran parte futuri, dipenderanno dall’esito dell’adunata che dovrebbe tenersi tra meno di un mese.
Basilio Ferrari e i suoi supporters, ridottisi ormai ad una maggioranza talmente striminzita da non poter prescindere neanche da un’assenza, tenteranno di gettare le basi per presentare il prossimo quinquennio di amministrazione.
Tuttavia l’esito della votazione non appare per nulla scontato, perché i malumori montati nell’arco degli anni e – soprattutto – degli ultimi mesi, hanno messo in seria difficoltà i gruppi su cui la maggioranza si poggia.
Dopo la perdita selettiva di consiglieri che, anziché smarrirsi lungo la strada, sono andati a rimpolpare le fila dell’opposizione (Francesco Aloia, ex capogruppo del Pri di Sergio Stancato, è oggi in forza all’Italia del Meridione di Orlandino Greco che appoggia convintamente la candidatura a sindaco di Roberto Perrotta, mentre la dottoressa Maria Antonietta Maiorano – pur non essendosi mai dichiarata apertamente – da più di un’adunanza siede al fianco dell’altro alfiere della coalizione in contrapposizione a Ferrari, ovvero il consigliere provinciale Graziano Di Natale), per i vincitori della tornata del 2012 la strada sembra essersi fatta tutta in salita.
Se a questo s’aggiunge l’autonomia palesata dall’ex Grande Paola, Marco Focetola (oggigiorno nel “Gruppo Misto”) non è poi così sicuro che il riequilibrio cercato nel bilancio arrivi automaticamente. Ovviamente gli scenari che si aprono sono di quelli da far tremare le vene ai polsi, perché se Ferrari dovesse fallire l’appuntamento consiliare, andrebbe a giocarsi la mano delle amministrative con carte alle quali manca l’ultimo tassello per pensare di puntare alto, e ciò potrebbe comportare un atteggiamento dimesso sul quale gli avversari – tutti – avrebbero di che banchettare.
E se il buongiorno si vede dal mattino, basta gettare un occhio all’esito delle elezioni provinciali per farsi un’idea di come le cose potrebbero andare, con più di un franco tiratore certificato tra i banchi del centrodestra.
