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Paola – “Progetto Democratico” e “Noi con Enzo Limardi” rompono le righe

Al giro di boa della competizione elettorale cui ha partecipato, Pino Falbo riprende i toni del confronto «serrato ma pacato» con cui aveva caratterizzato l’inizio della sua campagna.

A distanza di quattro mesi dalla sua presentazione, Progetto Democratico – coalizione composta da i Riformatori, Azione Democratica, Prospettiva Comune e Paola che Vorrei  – ha terminato la sua prima fase, che si avvia ad essere sviluppata nell’alveo del centrosinistra.

«Ci siamo presentati agli elettori già il 4 febbraio – si legge nell’attacco della nota – quando ancora altri discutevano sulla spartizione delle poltrone,  con un programma ed un progetto di sviluppo per la città in cui credevamo e che riteniamo ancora essere la vera alternativa. Abbiamo chiesto a Pino Falbo d’essere lui il nostro candidato a Sindaco, il nostro capitano come amiamo definirlo. Oggi dobbiamo dire grazie (e lo facciamo con il cuore in mano) ai tanti che hanno voluto sostenerci con il loro voto, ai 64 coraggiosi candidati delle nostre liste, a Pino Falbo. Ai tanti che ci chiedono cosa faremo adesso dobbiamo una risposta chiara, netta, inconfutabile, condivisa nella riunione di ieri. Progetto democratico è una proposta politico-amministrativa alternativa, nettamente alternativa a quelle messe in campo dalle coalizioni Perrotta- Ferrari. Durante il primo turno, e purtroppo per lui ancora oggi, qualcuno, artatamente, inquina il campo del confronto politico accusando noi di avere una strategia alternativa a l’unica che avevamo: vincere la competizione elettorale per dare a Paola ed ai paolani la speranza di un futuro migliore. Guardano la pagliuzza negli occhi degli altri e non la grossa trave che li affligge. Abbiamo più volte rimandato al mittente tale illazione che, come tante altre, di certo ha contribuito ad aumentare il divario politico concorrendo ad inasprire le differenze non solo politiche ed a non rasserenare il clima. Quindi, la ribadiamo, ha sbagliato ieri chi sbandierava “inciuci” inesistenti e continua a sbagliare oggi chi pensa che sia naturale la scelta di campo. Non ci interessa schierarci né con l’una né con l’altra coalizione. Il progetto che abbiamo messo in campo, con fatica ed orgoglio, guarda da tutt’altra parte; guarda alla costruzione di un vero centro sinistra non contaminato dall’estrema destra; sceglie fra gli interlocutori quelli naturali: il movimentismo di sinistra, il civismo, la rete dell’associazionismo».

Affermando la propria autonomia, Progetto Democratico ha quindi espresso «Libertà di voto, dunque, ai nostri elettori perché, per noi, il nostro percorso politico, alternativo alle proposte politiche in campo, è iniziato proprio la mattina del 16 giugno. Grazie dunque a quanti ci hanno accordato il loro consenso e, nuovamente, a Pino falbo che ha saputo condurre lealmente e con abnegazione una battaglia affatto scontata e difficile; sappia che saremo sempre al suo fianco anche nella battaglia di opposizione che condurrà dai banchi del Consiglio Comunale».

Anche i sostenitori della coalizione “Noi con Enzo Limardi”, hanno preferito non proporre indicazioni, lasciando ai propri supporters la libertà di coscienza sul voto al ballottaggio.

«L’attribuzione del 10% dell’elettorato – si legge sulla pagina ufficiale del connubio composto da Cambia Paola e Rete dei Beni Comuni – ha riconosciuto in noi un movimento alternativo all’esistente. La nostra forza sta nel progetto e nel programma. Il progetto è la partecipazione attiva senza personalismi. Il programma è quello che abbiamo reso noto durante la campagna elettorale. Il dialogo politico da adesso in poi si baserà su questi due capisaldi. Ribadiamo la nostra equidistanza dai due schieramenti in competizione per questo ballottaggio. Naturalmente non ci sentiamo di dare nessuna indicazione all’elettorato che ci ha dato fiducia, soprattutto per rispetto alla loro libertà di voto».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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