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Inaugurata con una cerimonia molto partecipata, la nuova sede del Punto Unicef cittadino si è da subito presentata “operativa”, animata da entusiasmo propositivo e voglia di iniziativa.
La tutela dell’infanzia, intesa come la più “Cara” stagione della vita di ognuno, è una forma di attenzione che si proietta nel futuro, perché non esistono generazioni laddove manca un’età.
Anticipando l’impegno da profondere in vari ambiti, la referente provinciale dell’Unicef, Maria Antonietta Ventura, ha ripercorso i passaggi di una storia che ha trovato in Paola – città di San Francesco, ambasciatore “universale” dell’Unicef – il giusto punto mediano per fissare una sede capace di coprire il tirreno cosentino.
Insieme ad una squadra di giovani già attivi sul territorio, l’imprenditrice a capo di uno dei più importanti gruppi ferroviari d’Italia, ha aperto le porte dei locali, fino all’ultimo celati alla vista da una saracinesca azzurra su cui è stato finemente riprodotto il logo dell’organizzazione internazionale.
Presentata da una raggiante Rosanna Minniti, l’inaugurazione del punto Unicef è divenuta occasione per tastare un’incoraggiante tensione umanitaria, alimentata dagli operatori, dalle istituzioni, dalle associazioni e da testimonial di indiscutibile livello.
L’amministrazione comunale, intervenuta con l’assessore Francesco Città, ha plaudito all’iniziativa, perfettamente inserita nel contesto delle “Città Amiche dei Bambini”, qual è Paola dal momento che ha aderito alla rete nazionale predisposta, in ambito distrettuale, dal Ministero delle Politiche Sociali e dalla Regione.
Prima del taglio del nastro, l’impegno sociale e la spontaneità del rapper “Kiave” hanno regalato un momento di riflessione, cui ha fatto seguito la meraviglia per l’allestimento interno alla sede, già pronta a proseguire nel solco virtuoso già tracciato dal dottor Samengo, calabrese che per l’Unicef ricopre un ruolo di livello nazionale.
In occasione dell’apertura, oltre ad un breve servizio video, è stata realizzata un’intervista con Maria Antonietta Ventura, che in poche battute ha sintetizzato il senso dell’appuntamento.
