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Necessarie per l’apertura del dibattimento processuale, ma ancora non udite in un’aula del Tribunale, le testimonianze di persone finora non comparse dinnanzi a giudici e avvocati, funzionali a chiarire fatti verificatisi a Paola sul finire del mese di ottobre 2016, saranno acquisite nel prossimo appuntamento processuale, fissato alla data del 29 gennaio 2020.
Prendendo atto della circostanza, i magistrati paolani e i patrocinatori delle parti in causa, hanno ritenuto di procedere sulla scorta del verbale con le dichiarazioni già rese all’autorità in data 21 ottobre 2016, nell’imminenza dell’accaduto.
Nel pieno dell’autunno di quell’anno, una “misteriosa” sparatoria s’è verificata in una zona trafficata di Paola, in un orario “inusuale” per la criminalità organizzata (nel cuore del pomeriggio di un giorno feriale), e contro obiettivi che – data la loro provenienza – hanno spianato il campo a poco rassicuranti ipotesi convergenti nella riapertura di antiche ostilità tra le consorterie di Paola e di Fuscaldo.
Dopo un’accurata attività investigativa, frutto esclusivo della perizia inquirente dei Carabinieri che hanno operato rapidamente malgrado la carenza di elementi testimoniali “diretti”, due paolani sono finiti sotto accusa per i reati di maggiore gravità (tra i quali “tentato omicidio” e “detenzione illegale di arma da fuoco”), mentre un terzo risulta indagato per favoreggiamento.
Stante la ricostruzione operata anche sulla scorta dell’unica testimonianza finora acquisita, pare che in quel pomeriggio, due fuscaldesi a bordo di un fuoristrada, abbiano ripetutamente tamponato l’auto in sosta di uno dei due accusati, provocandone la reazione che è poi culminata nella sparatoria, fortunatamente non andata a segno, messa in atto dall’altro indiziato che sarebbe entrato in azione col volto travisato da un cappuccio.
Il prossimo 29 Gennaio, per tutti coloro che finora non hanno dimostrato particolare disponibilità a dare un senso all’accaduto, è stato disposto l’accompagnamento coatto dinnanzi alla corte.
