bombardamenti paola 1943

Paola – 54 morti: la strage del Luglio ‘43 è ora “memoria Regionale”

Era forse una Paola diversa da quella di oggi, quella su cui il 24 Luglio 1943 caddero bombe che fecero 54 morti?

Mancava o eccedeva per caso in qualcosa il borgo arroccato sulle pietre che scendono dal Duomo?

Non è dato sapere, perché di quello che sarebbe potuto essere è stata cancellata ogni traccia, così come testimonia l’intero “altare” di Largo 7 Canali, nella sua sequela di spiazzi a più livelli che parlano di un tempo in cui là sopra ci stavano case, persone e vitalità.

Raso al suolo da un inevitabile quanto inaspettato bombardamento aereo, durante il quale non mancarono atti di eroismo e sacrificio, quel nucleo di case e di vite affondate tra le tonalità del bianco e nero, è riaffiorato dalla memoria, e grazie all’impegno, all’opera di ricerca e alle testimonianze raccolte negli anni, è culminato nell’istituzionalizzazione della “Giornata della Memoria e della Riconoscenza”, con cui il Comune di Paola ha preso a ricordare annualmente il martirio dei suoi abitanti e l’esempio scaturito da quella immane tragedia.

In virtù dell’accaduto, alla luce della grande partecipazione e della sensibilità con cui la Città del Santo ha dimostrato di tenere a questa ricorrenza, la Regione guidata da Roberto Occhiuto, accogliendo un’istanza presentata all’esecutivo presieduto dal “facente funzioni” Nino Spirlì dall’allora consigliere regionale Graziano Di Natale, ha deciso di istituzionalizzare – per l’intera Calabria – la data del 24 Luglio, riconoscendo la valenza di un’iniziativa utile alla “memoria” e alla “riconoscenza” di un’intera popolazione.

Riguardo questo importante riconoscimento – giunto al culmine di un iter lungo più di un anno – e soprattutto per una riflessione in merito alla giornata odierna, si è reso opportuno ascoltare l’opinione di un’amministratrice ormai giunta al suo quarto mandato consecutivo nell’ambito delle attività del Sant’Agostino, decana consiliare che quasi ogni ruolo ha svolto per la collettività paolana: la Vicesindaco Maria Pia Serranò.

«Nonostante adesso  ospiti un teatro all’aperto e un centro laboratoriale – ha commentato l’amministratrice con delega, tra le altre, alla Cultura – ogni volta che lo sguardo si posa sull’intera area che sale da Largo 7 Canali, è impossibile non immaginare persone sull’uscio di casa, donne alla finestra, sorrisi e schiamazzi di bambini tra i vicoli. Scene familiari, di una normalità che oggigiorno ognuno assapora dandola quasi per scontata, e che invece, proprio come sta dimostrandoci l’attualità, può essere messa in discussione in ogni momento e con ogni mezzo. Erano “alleate” le bombe che quel giorno seminarono morte e distruzione nella Città del Santo, sganciate da aerei intervenuti per liberare l’Italia dalla morsa nazifascista, paradosso di una Storia che non è mai orientata secondo intenzioni ed ambizioni, perché a morire quel giorno furono soltanto gli innocenti. Celebrare questa Giornata è un dovere morale, un richiamo a cui rispondere per sentirci tutti più radicati alla nostra realtà. Con piacere ho appreso dell’accoglimento della mozione presentata in Regione da Graziano Di Natale, che ha impegnato l’Ente oggi presieduto dall’On. Roberto Occhiuto, ad istituzionalizzare per l’intera Calabria questa data, affinché il ricordo delle vittime possa essere eternato nel loro ruolo di martiri degli orrori della guerra e testimoni della cultura di pace e solidarietà della nostra Regione. Un riconoscimento importante – ha concluso la Serranò – che rende ulteriormente l’idea della collocazione baricentrica della nostra Città sul panorama calabrese, ora ancor più integrato con le radici del luogo che fu culla del Patrono di noi tutti».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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