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Nel pomeriggio di oggi a Paola si è registrato un fatto che, nella sua apparente “normalità gestionale”, ha assunto i tratti grotteschi della farsa vergognosa dove, le istituzioni e i loro rappresentanti, hanno perso un’occasione per infondere fiducia nei cittadini.
Volendo procedere secondo una narrazione che non prescinda dal dato secondo cui, ogni attività dello Stato è garantita dal contributo espresso dai suoi appartenenti (ovvero coloro che materialmente pagano di tasca propria il sostentamento di qualsiasi creatura pubblica), la notizia odierna potrebbe assumere tratti per i quali sarebbe opportuna una protesta popolare vigorosa.
Perché stanti le testimonianze di alcuni soccorritori, nel corso del pomeriggio si è verificato un banale incidente lungo la strada che interseca il tratto paolano dei “bracci” (o “pennelli” o “frangiflutti” o, più semplicemente, “T”), che nella memoria dei coinvolti rappresenterà – senz’altro – un caso di inefficienza giustificata con la più assurda delle motivazioni.
Perché una volta che un’automobile ed uno scooter (con a bordo due ragazze) sono entrati in collisione, ai presenti è parso opportuno avvisare le forze dell’ordine e allertare il soccorso sanitario.
Ebbene, le risposte ricevute all’atto civico della chiamata ai soccorsi, sarebbero state estremamente sgradevoli e scoraggianti.
Deputate alla sorveglianza territoriale, le volanti delle forze dell’ordine sarebbero state occupate (e questo potrebbe essere “sopportabile”, soprattutto considerando la densità di operazioni stagionali compiute in questo periodo); stesso discorso – ma questo inaccettabile – per quanto riguarda l’autombulanza. A quanto pare, il mezzo di soccorso sarebbe stato “impegnato” a Belvedere e – pertanto – impossibilitato a raggiungere il luogo del sinistro dove, almeno per una delle due ragazze sedute sullo scooter, sarebbe stato necessario il trasporto “in sicurezza” in ospedale causa varie escoriazioni tra le quali, quella apparentemente più grave, consistente in una brutta ferita al polso ed al gomito (operazione poi compiuta grazie all’intervento di una familiare prontamente accorsa sul posto).
Il ruolo più osceno della vicenda andrebbe però attribuito ai vigili urbani di Paola. Secondo la testimonianza riportata da uno dei soccorritori, una volta acquisita la comunicazione relativa all’impossibilità d’intervento delle forze dell’ordine “tradizionali”, qualcuno si sarebbe rivolto ai vigili urbani di Paola che, rispondendo alla chiamata, si sarebbero rifiutati di intervenire in quanto impegnati in una manifestazione artistico-floreale in svolgimento nel centro storico.
Questo denota uno stato d’abbandono che, probabilmente causato dal periodo vacanziero misto all’esiguità dei mezzi imposta dal dissesto, vede i cittadini paolani languire sempre più in fondo alla scala dei valori e dei diritti che dovrebbero essere garantiti, anche e soprattutto, dal pagamento delle tasse.
“Oggigiorno, questa è Paola”.
