vota e fai votare

VOTA E FAI VOTARE

Non dovrebbe esserci il bisogno di ricordare che il voto è un diritto, soprattutto, sancito dalla Costituzione e da ogni legge morale e naturale. Il diritto di scegliere i propri rappresentanti è un’esigenza democratica riconosciuta in ogni angolo del Globo nonostante le violazioni che ci sono state e che ancora esistono in diversi posti. Ma è anche un dovere: il dovere di partecipare attivamente in una comunità. La violazione del diritto al voto diventa più subdola, più cattiva quando rende il voto non libero, vincolato, scambiato, comprato, venduto, estorto. E questa è una violazione che emerge assolutamente meno chiaramente di quella antidemocratica di qualsivoglia regime dittatoriale. Se si seguisse un paradossale processo di idee si riuscirebbe, forse, a capire quanto più male faccia ad una comunità un voto non libero da un voto non consentito. In un Paese dove il diritto al voto è negato, esiste comunque una legge che lo permette; nel senso che le normative di “quel posto” non prevedono o non consentono l’esercizio del diritto di voto. È sicuramente una legge ingiusta dal punto di vista sociale e morale ma è una legge e, obtorto collo, va rispettata. Ma quanta falsità, quanta ipocrisia, quanta cattiveria c’è in “un” posto dove nei principi il voto è libero, segreto etc etc ma nei fatti, in diversi e molti casi, il voto è telecomandato, fotografato, scambiato, obbligato, dovuto etc etc ? Si dice… pare che…. anche nelle nostre zone esista questa ipocrisia, questa falsità, questa cattiveria. Il condizionale, il sembrerebbe che…il parrebbe che… è assolutamente dovuto perché in decenni e decenni di voti “votati” ancora non si è alzata, levata e fatta ascoltare, una ed una sola voce che abbia detto: “mi hanno costretto, mi hanno ricattato, mi hanno comprato,…” In verità le denunce politiche ci sono sempre state ma perché qualcuno, vigliaccamente preso in ostaggio, è riuscito solo a spifferarlo a qualche coraggioso politico che dai palchi ha cercato di denunciare il politicante. Si può immaginare che terremoto politico, che sconquassamento sociale ci apparirebbe davanti se uno, due, tre…. cittadini elettori salissero su un palco, o scrivessero in uno dei tanti super frequentati siti web sociali: “Tizio, Caio e Sempronio mi hanno detto di votarli perché poi mi impizzeranno da qualche parte…perché poi mi faranno un regalo…perché ho un figlio disoccupato….perchè in passato mi hanno favorito….perchè mi stanno seguendo una pratica…..”. Non è successo neanche in questa campagna elettorale e probabilmente non succederà nelle prossime. O perché la falsità sta in chi immagina possano succedere queste cose, oppure perché lo stato di bisogno, le richieste, le necessità che uno Stato civile non riesce nemmeno a recepire sono più forti della voglia di libertà che nasce con ogni uomo ma che in tanti esseri umani si spegne prima della morte fisica. Ed allora che almeno si voti. Di fronte a questi forti dubbi, non si reagisca con l’astensione. Sinistra, destra, centro, centrosinistra, centrodestra, né a sinistra né a destra, l’importante è che si scelga perchè forse la libertà ed il suo esercizio potrebbe contribuire in maniera determinante a cambiare il corso delle cose ed a mandare a casa tanta gente.

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