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Cosenza – Ultimo tango per la Palestina: Tango de la Paz

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Palermo

Il tango è passione. Il tango è vita, pertanto la rivendica. Sin dai tempi della dittatura militare in Argentina (1976-1981), il tango ha svolto un ruolo importantissimo nell’affermazione della vita umana. Considerato ballo tradizionale del paese sudamericano, il tango non venne vietato, come, invece, vennero vietati tutti i momenti di aggregazione delle masse. Così il ballo passionale per antonomasia ha giocato un ruolo molto importante nell’organizzazione della resistenza argentina alla dittatura di Videla e camerati. Ma è stato anche elemento di recupero per chi uscito dalla dittatura, alienato e segnato dalla crudeltà del regime: il tango diventava un elemento imprescindibile di riabilitazione alla vita collettiva.

 

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Cosenza

Oggi, mentre Israele bombarda reiteratamente su Gaza e Hamas si ostina nel lancio sporadico di qualche razzo, le vite che continuano ad abbandonare questo mondo aumentano di giorno in giorno a causa dei raid israeliani, dai metodi nazisti (basti pensare ai bombardamenti compiuti sui soccorsi in arrivo nelle zone colpite da un primo raid, o ricordare quanto scriveva Vittorio Arrigoni nel non lontano 2008-2009, nel descrivere l’operazione dell’esercito israeliano “piombo fuso”). 230 mila sfollati (alloggiati nelle scuole dell’ONU), 1.655 morti (secondo i dati UNICEF), di cui 296 tra bambini e adolescenti, 8.500 feriti. Sono queste le vite umane sconvolte e mietute dalla guerra che sta lacerando Gaza. (Per non contare le migliaia di abitazioni distrutte dai raid aerei).

 

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Reggio Emilia

L’assenza di pace nella striscia di Gaza e i giochi di potere internazionali insopportabili per palestinesi e per gli esseri umani che ne subiscono le conseguenze, sta innescando un sistema di solidarietà che coinvolge diverse realtà in maniera differente e originale. È il momento del tango e dei tangheri, con un flash-mob che sta coinvolgendo 12 città italiane (dal 5 al 7 agosto), riversando nelle piazze migliaia di persone a ballare per la vita a Gaza e dire no alla guerra. Così è stato anche a Cosenza, dove in Piazza XI settembre, alle 21.00 di martedì 5 agosto, è andato in scena il flash-mob “Tango de la Paz”. Un’organizzazione lanciata su facebook (con l’evento e il gruppo “TANGO de La PAZ * Flash mob”), attraverso una lettera aperta di Maura Laudicina a “tutti gli organizzatori di tango in Italia”, per dire no allo sterminio in atto e unire i due popoli coinvolti nel conflitto – si legge nell’appello.

 

 

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Bergamo

Uomini in maglia bianca e azzurra (colori della bandiera israeliana), donne avvolte in foulard dai quattro colori della bandiera palestinese (rosso, nero, bianco e verde) o nella tradizionale kefia bianca e nera si sono incontrati anche a Cosenza per ballare in onore alla vita, grazie alla coordinazione dell’associazione Calabriatango. Il tango ha ritrovato così la sua veste di dissenso e di unità per gli esseri umani nel suo divenire abbraccio, tentando di far più rumore dell’arroganza delle bombe e della brutalità della guerra, con movimenti e piedi che strisciano e accarezzano le pavimentazioni delle città coinvolte, e unendo due insiemi di colori da troppo tempo divisi, che vedono una parte soccombere nella distruzione e nella miseria del quotidiano. Speriamo possa essere l’ultimo tango per la pace in Medio Oriente.

 

 

a cura di Fabrizio Di Buono

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