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In seguito ad un controllo effettuato dal Nipaf – Nucleo Investigativo di polizia Ambientale e Forestale, del Comando Provinciale di Cosenza, e dal locale Comando Stazione, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, ieri 23 novembre, hanno posto sotto sequestro il depuratore comunale di Fagnano Castello.
Sito in località Rondinelle, l’impianto del depuratore versava in condizioni di assoluta fatiscenza: era privo di energia elettrica, le strutture erano in uno stato di totale abbandono, e nonostante risultasse non funzionante da anni, riceveva regolarmente la fogna proveniente dal centro abitato, ed i suoi liquami accumulati venivano sparsi sul terreno riversandosi nel vallone “Cannatello”. L’impianto non solo risultava essere invaso dalla vegetazione spontanea, ma era anche colmo di fanghi di depurazione mai smaltiti.
Oltre all’intera area, estesa per circa 4mila 500 metri quadrati, in seguito al controllo sono state poste sotto sequestro anche le sei strutture in cemento armato facenti parte dello stesso impianto. Due le persone denunciate in quanto ritenute responsabili dello stato di cose, per gestione illecita dei rifiuti, sversamento di liquami sul suolo, inquinamento di corsi d’acqua.
Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti in collaborazione con L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente al fine di valutare eventuali livelli di inquinamento causati.
