Una vita e solo il vento
a stormir tra quelle mura
separate da catrame e da cemento
con illuminazione da paura
Ma ora i tempi son cambiati
Splende fulgido il Natale
Con bandiere e altri assemblati
Tutti a led, è l’ideale
Patrio orgoglio nazionale
ostentato anche in Europa
nella Nato che è arsenale
e contro l’Isis usa la scopa
Sfavillante è quindi il Corso
l’Arco, i pisciariedd’ e la marina
Tutte nello sfolgorante morso
a cui s’è aggiunta una stradina
Manutenerla non se ne parla
Le sue buche, i parcheggi ambo i lati
segni di “antico”, come legno che si tarla
danno godimento ai residenti disperati
Via di traffico è la Piazzetta
Strada blasonata da esperienza comunale
Profuma di caffè e anche di sigaretta
e all’occorrenza trasmette in digitale
Or brilla su questa lingua corvina
Incoronata e messa a testa ingiù
una luminaria a forma di lampadina
che è un’idea, o forse non lo è più
Ma resta lo sguardo stupefatto
del residente sempre all’oscuro
che per un periodo, forse anche un mesetto
si sentirà più considerato, di sicuro