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I risultati dell’attività investigativa posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Paola agli ordini del Capitano Giordano Tognoni, iniziano a vedersi.
Nella giornata di ieri i militari dell’Arma hanno tratto in arresto due 20enni sanlucidani, un ragazzo e una ragazza, per i reati di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
Gli uomini dell’Aliquota Radiomobile, guidati dal maresciallo Fabio Attanasio, hanno “pizzicato” i due grazie ad un’attività di appostamenti e controlli che, partendo dallo strano “via vai” di persone in ingresso e uscita dallo stabile in cui è collocato l’appartamento dei due, hanno condotto un’operazione di perquisizione personale e domiciliare che ha consentito di scoprire un assortimento di marijuana quantificata in 180 grammi già suddivisi in 10 dosi.
Posti sotto sequestro anche una piantina di cannabis in fase di coltivazione , un bilancino di precisione e materiale destinato al confezionamento.
Sulla base del principio attivo analizzato prontamente in laboratorio, gli inquirenti sono arrivati a determinare che con la “materia prima” sequestrata si sarebbero potute produrre 750 dosi di sostanza stupefacente.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Sul fronte delle “furberie energetiche”, un importante risultato è stato conseguito con l’arresto di un 55enne di Aiello Calabro.
Diretti dal Comando Provinciale di Cosenza, retto dal Colonnello Piero Sutera, gli uomini della Benemerita – coordinati dal Procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni – hanno messo le manette ai polsi di un uomo ora accusato di aver “rubato” energia elettrica mediante l’utilizzo di una serie di cavi posticci (all’origine dei sospetti dei Carabinieri) il cui percorso, una volta verificato insieme a personale accertatore dei gestori del servizio elettricità e gas, determinava un’anomalia e un pericolo considerevole per la pubblica incolumità.
L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato rimesso in libertà (ex art. 121 delle disposizioni di attuazione al codice di procedura penale).
