Un botta e risposta, decisamente effervescente, è andato in onda sulle colonne del Quotidiano del Sud negli ultimi giorni.
Da un lato le rappresentanze sindacali Cgil e Cisl, con quest’ultima più costante a trattare la questione sui giornali, e dall’altro lato il Comune di Paola, o meglio, l’amministrazione Perrotta.
Oggetto della contesa: la ditta che si occupa del Servizio Idrico Integrato (SII) in città, vale a dire la Ecotec, o meglio, i dipendenti di questa ditta.
Stante la posizione dei sindacati, il Comune di Paola sarebbe responsabile della mancata corresponsione di mensilità salariali dei lavoratori Ecotec, mentre per l’amministrazione comunale ogni stipendio, da ottobre 2017, è stato garantito grazie al pagamento delle fatture emesse proprio dalla ditta, puntualmente saldate entro le tempistiche standard.
Dopo un primo botta e risposta, nel quale sembrava che la faccenda si fosse esaurita, dalle pagine del Quotidiano del Sud i sindacati sono tornati a far sentire la loro voce, con una nota in cui si faceva riferimento anche ad un presunto clima interno al Comune di Paola, tra i corridoi del Sant’Agostino dove, Cgil e Cisl, avrebbero avverto “chiacchiere” e “occhiate” poco rassicuranti.
Rispetto a questa ricostruzione, l’amministrazione comunale ha replicato, con una versione dei fatti che segue integralmente.
Per rispondere a quanto affermato, a mezzo stampa, da sigle sindacali che “pontificano” sulla situazione in corso con la ditta che si occupa del Servizio Idrico Integrato (SII) cittadino, è necessario partire dalla prima fase di questa Amministrazione, quando all’atto dell’insediamento è pervenuta la documentazione rilasciata dal precedente Segretario Comunale. Il dottor Nicola Falcone, ratificando il passaggio di consegne in seno al municipio, cristallizzava una realtà per cui la cassa dell’ente risultava: «deficitaria di € 359,282.62».
Accettando questo assunto, dal quale è dipesa l’impossibilità totale ad effettuare mandati di pagamento fino al mese di ottobre 2017, è facilmente deducibile la ragione per la quale alcune situazioni pregresse continuano ad avere ripercussioni nel presente.
Nel caso di specie, vale a dire il rapporto con la sola ditta Ecotec (perché quello con la cooperativa Multiservizi non è appannaggio del Comune), vi è da aggiungere anche l’occorrenza delle bollette relative agli anni 2016 e 2017, non inviate per tempo alla cittadinanza (come testimoniato dallo stesso atto a firma del Segretario Nicola Falcone), cedole che a ridosso delle elezioni amministrative del 2017, sono state consapevolmente messe da parte per quanto concerneva ruoli che avrebbero garantito, senz’altro, la liquidità necessaria a far fronte alle prime scadenze.
In questo quadro, l’Amministrazione Comunale ha cercato di muoversi recuperando il terreno perduto, reso ancor più impervio dalla constatazione relativa alle condizioni di inefficienza dell’impianto di trattamento delle acque, che la precedente ditta che si occupava del SII aveva lasciato in uno stato non compatibile alla sua funzione.
Allo stato attuale, a fronte di 3milioni e mezzo di fatture ricevute da Ecotec, al Comune resta da recuperare un gap di 732mila euro, somma comprensiva anche dei 340mila euro serviti per la manutenzione straordinaria dell’infrastruttura di Contrada Pantani.
Considerando l’effetto domino generatosi, del quale le sigle sindacali sono edotte sin dagli albori di questa esperienza amministrativa, pare quantomeno inopportuno il costante attacco formulato a mezzo stampa da chi, consapevole della puntualità dei pagamenti innescatasi da ottobre 2017, da l’impressione di perpetrare attacchi di natura ben diversa da quelli generalmente consoni a coloro che si occupano della tutela dei lavoratori.
In estrema sintesi, da ottobre 2017 ogni fattura è stata puntualmente pagata dal Comune, come tra l’altro rimarcato – forse distrattamente – nello stesso comunicato stampa a firma delle sigle sindacali, in cui si da atto che i lavoratori ogni mese percepiscono lo stipendio. Il fatto che ci sia una differita tra l’emissione della fattura e l’effettiva liquidazione dei mandati di pagamento, rientra nelle tempistiche standard che intercorrono in questo genere di rapporti.
A gravare ulteriormente su questo stato di cose, anche le vertenze aperte da coloro che erano impiegati nella Lao pools, società che fino all’intedittiva antimafia s’era occupata del SII a Paola, difesa in giudizio contro questo ente da stretti congiunti della rappresentanza sindacale che continua a tuonare a mezzo stampa. L’estenuante contenzioso con i dipendenti Lao pools, che all’atto di cessazione del rapporto avanzavano diverse mensilità arretrate, incide per circa 500mila euro nella pianificazione amministrativa, perché i soldi che costoro avanzavano dalla ditta, oggigiorno vengono chiesti dal loro avvocato al Comune, pur non essendo quest’ultimo assolutamente debitore.
Per questa ragione, si anticipa sin da ora l’intenzione di tutelare l’immagine dell’Amministrazione Comunale in ogni sede, civile e penale, dalle velenose insinuazioni diffuse attraverso i giornali da chi, in maniera sistematica, tenta di delegittimarne l’operato, arrivando a ventilare finanche presunti atteggiamenti minacciosi che, probabilmente, aleggiano soltanto nella propria forma mentis.