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La Presidente della Giunta Regionale, On. Jole Santelli, ha comunicato l’emanazione di un’ordinanza che – di fatto – “chiude” il paese di San Lucido.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito, come ha spiegato la stessa Governatrice, «del numero di casi di positività al Coronavirus registrati fra ieri e oggi».
La notizia è giunta pochi minuti fa, quando sul sito istituzionale della Regione Calabria è stato specificato che «l’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità».
Paese “blindato” quindi per tutti, ad eccezione degli «operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale».
L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Confermata quindi l’anticipazione del dottor Vincenzo Cesareo, Direttore Medico dello Spoke “Paola-Cetraro”, che nel primo pomeriggio di oggi aveva parlato di “focolaio attivo” nel borgo tirrenico, assumendosi una grossa responsabilità – così come i (pochi) che hanno avuto il coraggio di informare la popolazione – che comunque potrà essere servita perlomeno ad evitare che, in data odierna, qualcuno potesse interpretare con “leggerezza” la situazione in corso.
Ai sanlucidani ovviamente va l’incitamento a resistere in questa inedita condizione, confidando nella piena collaborazione con Istituzioni e Autorità, per dare un senso compiuto all’espressione “andrà tutto bene”.
