In attesa di una sistemazione che possa rappresentare una “nuova casa”, con tanto di affetti e senso di famiglia, il cane che s’aggirava disperato sulle creste della Crocetta, ha trovato un ricovero sicuro dove trascorrere questo primo maltempo d’autunno.
Salvato da morte certa grazie alla sensibilità di Giacomo, primo fra tutti a fermarsi dinnanzi a quell’immagine di tristezza che ciondolava sotto ai faggi della località “Carrera”, il bello esemplare dal pelo bianco come la neve avrà ora le amorevoli cure della LEIDAA, sezione di Bevedere (clicca), dalle mani di Francesca De Concinis, che si è prontamente fatta avanti quando è stata lanciata la richiesta di aiuto che, l’associazione paolana “Zampe In Salvo” (clicca) diretta dall’avvocatessa Annalisa Fedele, ha amplificato attraverso tutti i suoi canali.
Dopo opportuna visita veterinaria, il cane avrà modo di riabilitarsi in attesa di un’adozione, che si spera possa avvenire al più presto, soprattutto ad opera di veri amici e amanti di un animale che, già così com’è, ispira tanta tenerezza e voglia di stare insieme.
Grande è stato il senso di gratitudine sorto da questa vicenda andata a buon fine, con tutti i protagonisti che hanno collaborato affinché si potesse raggiungere la migliore delle soluzioni nel più breve tempo possibile. Tuttavia tanto c’è ancora da fare sul piano della prevenzione e del contrasto a fenomeni odiosi come l’abbandono (che anche quest’anno ha riversato tanti disperati fra le località più amene del nostro territorio) o come il maltrattamento degli animali (spesso vittime di torture e assassinii), o verso una diversa considerazione da attribuire al fenomeno del randagismo (nella maggior parte dei casi rappresentato da esemplari “lasciati per strada”).
Nel tentativo di interrompere un circolo vizioso senza fine, encomiabile è quindi l’opera condotta sul territorio da Associazioni come la LEIDAA o “Zampe in Salvo”; sempre in prima linea anche sul fronte della formazione di una nuova coscienza sociale, capace di instillare rispetto verso tutto ciò che appartiene al Creato.
Grazie alle associazioni, ai volontari e alle persone di buona volontà, stasera (anche se l’intervento è di due giorni fa) è stato possibile tingere di ottimismo un argomento che generalmente suscita ben altre sensazioni, perché per uno che si salva sono tantissimi gli animali che continuano a subire la parte disumana dell’agire umano.