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La segreteria territoriale tirrenica Uil Fpl, rappresentata localmente da Robertino Serpa, scoperchia il calderone dentro al quale l’Asp cosentina ha riversato le proprie attenzioni in tema di “personale” impiegato nell’emergenza sanitaria in corso.
Attenzioni che, a quanto pare, si sono limitate ai soli “camici bianchi”, vale a dire i dirigenti medici impegnati contro la pandemia, che per il trimestre “giugno-luglio-agosto” scorsi, si sono visti riconoscere oltre 219mila euro di prestazioni straordinarie, mentre per i restanti sanitari – infermieri in testa – è stato accantonato un «misero acconto» da 60 euro.
Ecco quanto denuncia il sindacato: «Apprendiamo dalla stampa l’ennesimo scandalo legato all’emergenza Covid. Ci riferiamo alla vicenda dello straordinario elargito a pochi fortunati, di cui pochissimi con ruoli funzionali legati all’emergenza».
Un duro atto d’accusa che così prosegue: «Ora ci tocca protestare per difendere chi, come gli infermieri, i tecnici di Laboratorio e tutto il mondo delle professioni sanitarie, hanno ricevuto solo un misero acconto. Questi lavoratori, impegnati in prima linea su autostrade, stazioni ferroviarie, ai docili dei pazienti Covid, sono stati inopinatamente esclusi dal seppur minimo ristoro per le ore aggiuntive svolte nella fase più aggressiva della Pandemia. Ora apprendiamo che decine di persone (i medici, ndr) vengono ristorate con cifre da capogiro. A noi pare che questa sia l’ennesima beffa nei confronti dei lavoratori che hanno rischiato la vita a difesa dei cittadini calabresi. Possiamo citare altresì due episodi che vanno denunciati per la gravità degli eventi, parliamo delle risorse Covid che la Regione aveva concordato con le OoSs e che mai i lavoratori hanno ricevuto. Siamo curiosi di capire chi ha perpetrato questo ennesimo atto censurabile, qualora questi soldi non giungessero al personale avente diritto».
Inoltre, così come rende noto la Uil Fpl, riguardo le assunzioni di personale amministrativo «nessuna informativa è stata data al Sindacato. Ci giungono voci di assunzioni di parenti di dipendenti, sui dice che nei corridoi alcuni dipendenti alzavano la voce nei confronti di chi gestiva la vicenda, minacciando di far saltare il banco, qualora non fosse assunto il proprio congiunto».
Se quanto riportato in forma di “chiacchiera” dovesse rispondere al vero, il Sindacato fa sapere di voler chiedere «le dimissioni dei responsabili, in primis del commissario dott. Bettellini, che si sta dimostrando palesemente alla mercé di qualche maneggione dell’Azienda. A seguire del responsabile del dipartimento, dott. Marino».
