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Paola – Giglio incalza l’amministrazione su dimissioni dell’assessore e altre questioni

Nota diramata dal movimento politico-culturale “Rete dei Beni Comuni” (RBC) rappresentata nel Consiglio Comunale di Paola dall’avv. Francesco Giglio.

Le dimissioni dell’assessore Emilio Mantuano attestano il fallimento politico-amministrativo della giunta a guida Perrotta che, per reggere una frastagliata ed eterogenea maggioranza, ha già sostituito quattro assessori su cinque, dopo aver sacrificato l’assessore tecnico Antonio Cassano proprio per salvaguardare l’allora assessore ai lavori pubblici.

I ringraziamenti di circostanza riservati dalla maggioranza e dal Sindaco all’Ing. Mantuano non sono bastati a placare le numerose domande senza risposta sulle improvvise e inaspettate dimissioni di un assessore ritenuto in giunta tra i più qualificati e produttivi, capace di attirare finanziamenti per milioni di euro e ottimizzare i servizi, tanto da meritare di essere accompagnato o indotto a rimanere fuori dal Palazzo.

Abbiamo rispettosamente atteso che l’Ing. Mantuano metabolizzasse l’uscita dall’esecutivo, con l’auspicio che i gravosi impegni professionali addotti per giustificare il forzato passo indietro gli consentissero di fornire spiegazioni plausibili.

Dalle sue dimissioni si sono susseguiti gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza intenti ad appropriarsi dei discutibili meriti dell’ex assessore che probabilmente, con il suo gruppo di riferimento “Pizzini/Gravina”, non avrebbe spazio nella futura destra cittadina pronta ad accogliere il compagno Perrotta, ma non i transfughi che l’hanno tradita, proprio per sostenere l’attuale sindaco.

Un’altra grande ammucchiata pur di vincere a tutti i costi: che sia questo il motivo delle dimissioni? Oppure i meriti attribuiti all’Ing. Mantuano sono solo fumo negli occhi?

Con tutti i finanziamenti ottenuti dall’assessore Paola dovrebbe essere un cantiere a cielo aperto, invece, escludendo l’emergenza pandemica che impone a tutti altre priorità, dopo quasi quattro anni l’unico lascito di questa amministrazione sono due rotatorie per il traffico veicolare sulla Statale 18, realizzate con un finanziamento di € 90.000,00, mentre oggi con € 180.000,00 dovrebbero realizzarne una soltanto.

Probabilmente, le opere inizieranno a ridosso della competizione elettorale per rimanere eterne incompiute, come da tradizione.

Di certo l’assessore ai lavori pubblici non sarà ricordato per avere contribuito al rilancio economico-infrastrutturale di Paola, attraverso l’ottenimento, ad esempio, dei finanziamenti destinati a gran parte dei comuni calabresi, che in altre realtà più virtuose hanno consentito un rilancio, mentre per la nostra comunità rimangono sulla carta per essere citati.

Saremo lieti se l’Ing. Mantuano, per fare pienamente chiarezza, accettasse un confronto pubblico sui progetti, i finanziamenti e i servizi di questa amministrazione.

I successi della raccolta differenziata stridono con le immagini sempre più frequenti di una cittadina in cui i rifiuti vengono abbandonati per strada e non raccolti: se da un lato è da condannare l’inciviltà dei singoli dall’altro non si può permanere in situazioni di degrado, considerando gli aumenti tariffari, causati anche da consiglieri dell’attuale maggioranza, facenti parte dell’amministrazione targata Ferrari, che approvò un bando di gara per 9.100 tonnellate di rifiuti mentre la raccolta era ed è di 6.200 tonnellate, con un aggravio di 3.100 tonnellate di rifiuti inesistenti.

Ricordiamo inoltre le tariffe dell’acqua, approvate durante l’amministrazione Ferrari con il voto dei consiglieri Aloia e Serranò, attuali componenti della maggioranza consiliare, dichiarate illegittime da Arera lo scorso febbraio, con una sanzione per l’ente di € 105.000,00; aspetto marginale rispetto al fatto che il Comune dovrà restituire gli importi corrisposti in eccesso a chi ha pagato e al contempo eliminare dai crediti dell’ente le somme che in base a quella tariffazione avrebbe dovuto incassare.

In sostanza si è creato un buco che oscilla tra 1,8 e 2,1 milioni di euro per le tariffe degli anni 2013, 2014, 2015, che potrebbe arrivare a 3,5 milioni, considerando la fatturazione degli anni 2016 e 2017 calcolata in base agli stessi parametri sanzionati da Arera.

Per quanto avvenuto ci sono responsabilità amministrative che dovrebbero essere addebitate dall’attuale amministrazione a quella precedente, ne consegue che ciò si ripercuoterebbe su una parte consistente che sostiene l’attuale maggioranza, creando ulteriori difficoltà all’interno della già instabile coalizione.

Per la dimensione del nostro ente e per la legislazione in vigore non è possibile creare e incaricare una società gestita direttamente dal Comune per il servizio idrico, ma come abbiamo già proposto, si potrebbero affidare a tre diverse cooperative comunali la bollettazione, la manutenzione e la lettura, evitando così di rivolgersi a società esterne che hanno il solo scopo di lucrare su un bene primario. Nel caso di Lao Pools in particolare, colpita da interdittiva antimafia nel 2017, l’ente non si è inspiegabilmente costituito parte civile nel processo contro la suddetta società che ha incassato per il disservizio reso diversi milioni di euro.

Un’amministrazione efficiente oltre ad intercettare facili finanziamenti deve anche avere adeguate capacità programmatiche per investirli in opere che rendano migliori i servizi offerti e producano crescita virtuosa.
Si dovrebbe immediatamente nominare un esperto assessore al bilancio ed ai tributi piuttosto che l’ennesimo consulente aprendo tavoli programmatici anche con le forze di minoranze per discutere delle concrete proposte da tempo protocollate.

Probabilmente gli argomenti allo studio dell’amministrazione sono altri e diversi, come spendere gli 8,5 milioni di euro elargiti dal Ministero per ripianare il dissesto, magari consolidando futuri patti elettorali. Sino ad oggi prendiamo atto del disinteresse del Comune per i fondi europei e le potenzialità connaturate al Recovery fund (Fondo di recupero).

Noi non ci fermiamo e, per dimostrare che programmare il futuro è possibile, depositeremo, come preannunciato lo scorso mese di dicembre, la proposta progettuale ideata dall’Ing. Fausto Sorrentino denominata “Dall’ex deposito, la nuova città”, indicando al contempo i referenti istituzionali e privati per poter accedere ai finanziamenti.

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