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Paola – Contributo affitto ai commercianti: RBC vuol vederci chiaro

Nota del movimento politico-culturale “Rete dei Beni Comuni” (RBC), rappresentato nel Consiglio Comunale di Paola dall’avv. Francesco Giglio. 

Molti commercianti hanno inoltrato al Comune le necessarie richieste per ricevere il contributo affitti instituito per aiutare le attività che, a causa dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti chiusure, hanno subito perdite.

Passati oltre tre mesi dall’adozione delle due delibere, per le quali avevamo depositato apposita interrogazione stante i diversi criteri di valutazione adottati, il Comune non ha ancora erogato gli aiuti promessi.

In questo periodo è oltremodo necessario alleviare le difficolta dei commercianti erogando non solo quanto già stanziato, ma predisponendo ulteriori e adeguati sostegni.

Il movimento Rete dei Beni Comuni è disposto a votare in Consiglio Comunale aiuti concreti e immediati per le microimprese, purché vengano indicati criteri di ammissione chiari e siano di immediata liquidità.

Sarebbe necessario creare immediatamente un tavolo di concertazione con i rappresentanti di categoria per velocizzare le pratiche.

Chiediamo quindi che vengano forniti i necessari chiarimenti e adottati tutti gli strumenti utili per consentire, alla riapertura, di poter continuare ad acquistare dai commercianti di Paola, come recitava un manifesto affisso dal Comune nel periodo delle festività natalizie.

Il Comune di Paola, in ragione dell’emergenza pandemica, ha ricevuto nel 2020 circa un 1,3 milioni di euro in più di trasferimenti dallo Stato rispetto al 2019, a fronte dei quali ha previsto solo 10 mila euro di contributi per affitti.

Nessuna riduzione sugli altri tributi considerando ad esempio che anche la Tosap (tassa per occupazione del suolo pubblico), che giustamente non è stata fatta pagare, è stata comunque inserita in bilancio come entrata creando così un buco che andrà colmato.

Temiamo altre sorprese come il ruolo coattivo IMU 2016 postalizzato in questi giorni, nonostante l’amministrazione avesse annunciato che non erano previste riscossioni coattive.

Sono state depositate sin dallo scorso mese di ottobre proposte concrete per concedere aiuti economici e definire ruoli pregressi per il servizio idrico integrato e la TARI ma la maggioranza continua a riunirsi in “tavoli tecnici” nel tentativo di apparire operosa coinvolgendo rappresentanti extra consiliari in cerca di visibilità e legittimazione.

Oltre alla crisi sanitaria, per la quale abbiamo sollecitato l’accreditamento del polo vaccinale, occorre affrontare la crisi economica che in tessuti fragili come il nostro temiamo possa avere effetti devastanti se non si interviene tempestivamente.

La politica degli spot e degli annunci è finita, a chi voleva tutte le saracinesche di Corso Roma aperte o con un fiore senza indicare concrete soluzioni rispondiamo che bisogna agire immediatamente per scongiurare il rischio di chiusure definitive delle attività commerciali.

Siamo come sempre disposti a fornire il nostro contributo purché le proposte siano chiare e condivise con il diretto coinvolgimento delle categorie interessate.

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