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Paola – Lo strano caso del palco “fuori porta”. Da Fuscaldo Filella ringrazia

Gentile Redazione, uno “strano caso” si è verificato recentemente tra Paola e Fuscaldo, una situazione di difficile catalogazione, perché riguarda aspetti politico-amministrativi che esulano dai semplici convenevoli tra Comuni. Scrivo, pertanto, nella speranza di coinvolgere quante più persone possibili nella ricerca di risposte, plausibili, in merito a quanto è accaduto. Se lo si considera uno scritto degno di nota, la preghiera è quella di una pubblicazione integrale.

In parole povere è successo che, in concomitanza tra loro, nel natio borgo di Vienna due eventi pubblici abbisognassero del palco, il cui montaggio era però possibile per uno solo degli eventi. Secondo quanto riporta il Quotidiano del Sud dello scorso 27 Luglio, l’amministrazione guidata da Gianfranco Ramundo avrebbe optato per la concessione della struttura alla parrocchia, senza dar seguito, alle richieste in merito, che la minoranza consiliare guidata da Andrea Filella, aveva formulato presso gli uffici, proprio per richiedere la disponibilità del palco in quella data.

Preferenza clericale? Sgarbo verso avversari politici? Normale amministrazione o “boicottaggio” (così come lo definisce il titolo dell’articolo sul Quotidiano)?

Rispondere a queste domande non è semplice, perché la ricostruzione dei fatti è caratterizzata, almeno per parte dell’Ente locale fuscaldese, da quello che il giornale definisce: “scaricabarile”.

Pertanto, in attesa di conoscere chiaramente la versione ufficiale delle parti coinvolte in questa vicenda, sarebbe opportuno approfondirne il seguito. Perché l’appuntamento organizzato dalla minoranza fuscaldese si è comunque tenuto, ed ha comunque avuto un palco.

Si da infatti il caso che da Paola, su impulso del consigliere comunale Ivan Ollio (gruppo PSI, partito del sindaco Roberto Perrotta), sia stato messo a disposizione l’allestimento del ponteggio nella disponibilità del Municipio.

Una cortesia al capogruppo della minoranza fuscaldese Andrea Filella? Un aiuto per levare dall’impasse il sindaco Gianfranco Ramundo? Un’ingerenza esterna nella vita politica di un’altra realtà politico-amministrativa?

Ma soprattutto: è possibile che un consigliere comunale (in questo caso Ivan Ollio da Paola), a sua discrezione riesca a smuovere un apparato che fa capo ad un “responsabile di settore” e a ad un assessore delegato (quindi alla “amministrazione” comunale)?

Comunque, una cosa è certa, nella storia si è assistito a moltissimi comizi “senza palco” altrettanto efficaci quanto quelli “con palco”. Quello che conta è ciò che si dice (e si rispetta).

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