gianfranco vommaro

Paola – Tutti assolti i medici imputati per la morte di Gianfranco Vommaro

Accusati di omicidio colposo , per i 4 medici coinvolti nel processo scaturito dalla morte del giovane paolano Gianfranco Vommaro, è ora giunta l’assoluzione in primo grado.

Stante il disposto del giudice Carla D’Acunzo, relativamente al capo d’imputazione ascritto ai 4 camici bianchi, “il fatto non sussiste”, la morte del ragazzo resta senza colpevoli.

Ad essere chiamati a rispondere di “negligenza, imprudenza e imperizia”, erano stati Maurizio Gasparini e Paola Galimberti, rispettivamente medico responsabile dell’unità operativa di Elettrofisiologia del dipartimento Cardiovascolare dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, e medico in servizio presso la medesima struttura; nonché Francesco Cariello e Maria Rita Ritacco, entrambi in servizio presso la divisione cardiovascolare della casa di cura Ninetta Rosano Tricarico di Belvedere Marittimo. Tutti ora assolti dalle accuse a loro carico.

Come stabilito all’esito delle indagini condotte all’epoca ed approfondite nel tempo, Gianfranco Vommaro – affetto da displasia aritmogena del ventricolo destro – è deceduto per “insufficienza cardiorespiratoria acuta da aritmia ventricolare maligna e conseguente edema polmonare acuto”. Motivo per il quale i magistrati inquirenti avevano ritenuto di mandare a processo i medici, accusandoli aver trascurato la presa in carico del paziente, “disattendendo gli obblighi di protezione senza pianificare le migliori scelte sulla scorta di una stratificazione del rischio, non predisponendo un percorso documentato al paziente, un coinvolgimento informato, una strategia decisionale in termini di gestione dello stesso”.

Da questa premessa, una serie di accuse specifiche sono state poi rivolte a ciascun camice bianco, ognuno coinvolto nella sua qualità di specialista, imputazioni culminanti nelle richieste di condanna del PM, convinto che i 4 avevano “cagionato, con cooperazione di condotte colpose, con violazione delle leges artis e comunque per negligenza, imprudenza e imperizia”, la morte del giovane paolano.

Di parere opposto il disposto del giudice, che ha scagionato da ogni accusa gli imputati, assolvendoli per l’insussistenza del fatto in sé. Tra 90 giorni verranno rese note le motivazioni di questa decisione.

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