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Paola – Dai “falbiani” tuoni contro Rbc e fulmini sull’alleanza con Di Natale

Dura replica di Progetto Democratico (“falbiani”) a Rete dei Beni Comuni (Rbc) che, ieri, ne aveva biasimato l’atteggiamento in Consiglio Comunale. Dalle parti della minoranza afferente al gruppo che nel 2017 candidò a sindaco Pino Falbo, giunge quindi una dura reprimenda contro quelli che, almeno nel corso degli ultimi anni, sono stati i compagni di battaglia più affini per condurre l’opposizione consiliare, intesa che però pare naufragata in seguito all’alleanza stretta proprio da RBC con Graziano Di Natale, definito dai falbiani “consigliore” (un epiteto che, nel linguaggio della mafia italo-americana, indicava il consigliere di fiducia del padrino di una famiglia, conoscitore approfondito delle leggi e dei modi per eluderle). Di seguito la nota diffusa a mezzo stampa.

Registriamo con non poca sorpresa e perplessità la reprimenda a mezzo stampa di “Rete dei Beni Comuni” ai consiglieri comunali di minoranza perché – a loro dire – questi ultimi inciucerebbero con la maggioranza, avendo garantito, l’altro ieri, il numero legale in Consiglio comunale e votato lo stesso presidente dei revisori dei conti.

Ai giovani inesperti di Rbc ricordiamo, ove mai se ne fossero dimenticati, che l’’Ufficio territoriale del Governo, con nota del 24 febbraio scorso, protocollo 3528, ha formalmente diffidato il Consiglio comunale, tramite il segretario generale, di procedere alla tempestiva elezione del presidente dei revisori, trattandosi di un obbligo di legge, necessario e indifferibile, a carico di ciascun membro del Consiglio.

Doverosamente, abbiamo dovuto garantire la nostra presenza, tutti i consiglieri di minoranza, mentre il solo rappresentante della Rete ha deciso di non onorare l’invito a noi rivolto dalla Prefettura. Se, poi, il professionista incaricato, per curriculum e storia personale, ha, ha trovato la condivisione di tutti, non vediamo dove sia l’inciucio.

Non prendiamo, quindi, lezioni da nessuno, men che meno da Rbc, visto che il massimo “consigliore” di questo movimento è stato fino a poco tempo fa parte integrante dell’Amministrazione comunale in carica, condividendo ogni azione dell’attuale maggioranza, ed essendosi dimesso per ragioni che, francamente, nessuno ha ancora compreso, avendo pure sottaciuto i motivi del suo sbattere la porta e andare via.

Dunque, di cosa stiamo parlando?

Di un movimento che si è appena alleato con chi, ieri, era il “deus ex machina” di questa Amministrazione comunale, ossia il consigliere Di Natale?

Ha dimenticato Rbc che quest’ultimo ha gestito per 4 anni e mezzo la cosa pubblica in Comune, da “alter ego” del sindaco in carica?

E allora non sarebbe più dignitoso tacere e guardare la trave nel proprio occhio, anziché ionventarsi una fantomatica pagliuzza nell’occhio altrui?

La risposta ai lettori.

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